"Incita alla violenza". Musk sospende (di nuovo) Kanye West da Twitter

Twitter ha sospeso l’account del rapper Kanye West perché il cantante avrebbe violato le regole della piattaforma contro l'istigazione alla violenza

"Incita alla violenza". Musk sospende (di nuovo) Kanye West da Twitter

Twitter ha deciso di sospendere oggi l’account del noto rapper americano Kanye West appena due mesi dopo il suo ritorno sulla piattaforma, dopo che il cantante ha speso parole di apprezzamento per il dittatore Adolf Hitler nel corso di una intervista. Elon Musk, che di recente ha acquistato Twitter e ha promesso di farne una piattaforma votata alla libertà di parola, aveva poco tempo fa accolto personalmente il ritorno di West sul social media. Nella giornata di ieri Musk ha però anticipato la sospensione del profilo con un annuncio che non lascia spazio a dubbi: "Io ho fatto del mio meglio. Ciononostante, ha violato di nuovo le nostre regole contro l'incitamento alla violenza", ha scritto Musk in un tweet. "Il suo account verrà sospeso", aveva anticipato ieri il fondatore di Tesla e SpaceX.

Il motivo della sospensione

Negli ultimi mesi West aveva formulato dichiarazioni e messaggi molto controversi che gli erano costati diverse accuse di antisemitismo. Nonostante l'ondata di critiche e le ricadute di queste esternazioni sulle sue attività imprenditoriali, il rapper non ha mai pensato di rivedere le sue dichiarazioni e fare quindi passi indietro. Qualche giorno fa ha pubblicato altri tweet stravaganti, compreso uno, che molto probabilmente è stato quello che gli è costato la sospensione, in cui sembrava raffigurare la sovrapposizione tra una svastica e la stella a sei punte. "Solo per chiarire che il suo account è stato sospeso per istigazione alla violenza, non per una mia foto poco lusinghiera", ha detto Musk, in risposta all'immagine postata dal rapper, sempre più isolato dopo le sue recenti osservazioni antisemite e la sua ostentata ammirazione per Hitler.

Le dichiarazioni del rapper

Inoltre, in un recente podcast con l'altrettanto controverso Alex Jones, Kanye West aveva sostenuto che al Nazismo e ad Adolf Hitler andrebbero anche riconosciuti contributi positivi, come per esempio sul fronte delle scoperte scientifiche. A pochi giorni dalla cena a casa di Donald Trump con il suo amico antisemita e negazionista dell'Olocausto Nick Fuentes, è scoppiato un altro caso Kanye West che, ai microfoni del programma del conduttore di estrema destra Alex Jones, ha affermato che "ci sono cose buone in Hitler". Il discusso rapper, che adesso si fa chiamare Ye e ha lanciato una sua seconda campagna per la Casa Bianca chiedendo al suo amico Trump di fargli da vice, si è presentato con il volto coperto da una maschera e ha detto:"Mi piace Hitler, amo gli ebrei, ma amo anche i nazisti". Parole che sono suonate troppo estremiste anche allo stesso Jones, che è stato condannato a pagare un miliardo di dollari alle famiglie delle vittime di Sandy Hook per aver detto sulla sua Infowar che la strage di bambini era un falso, che ha preso le distanze, dicendo"non sono d'accordo, i nazisti erano delinquenti".

"Ma hanno anche fatto cose buone, dobbiamo smetterla di criticare sempre i nazisti. Io vedo cose buone in Hitler, ogni essere umano ha qualcosa di valido, specialmente Hitler", ha replicato il rapper. Le parole di Ye hanno subito suscitato un'ondata di critiche e polemiche, con la leadership repubblicana della Camera che si è subito affrettata a cancellare un tweet postato lo scorso ottobre che recitava "Kanye. Elon. Trump", indicando una sorta di triade di riferimento nel rapper, il miliardario che ha comprato Twitter e l'ex presidente Usa.

Voleva candidarsi alla Casa Bianca

Dopo qualche ora da queste ultime dichiarazioni di West, il social network Parler ha dichiarato di aver abbandonato l'offerta di acquisto da parte del rapper, che era appunto interessato a comprare la piattaforma, molto utilizzata dai conservatori. Il 5 settembre del 2015, West aveva annunciato agli MTV Video Music Awards 2015 che si sarebbe candidato come presidente degli Stati Uniti d'America nel 2020. Il 24 settembre successivo, intervistato da Vanity Fair aveva confermato la notizia e nel mese di dicembre aveva anche menzionato l’intenzione nella canzone 'Facts'.

In passato ha più volte espresso il suo sostegno nei confronti di Donald Trump: questa sua scelta aveva scatenato diverse reazioni negative, soprattutto da parte della comunità afroamericana. West aveva risposto alle critiche affermando che “votare in base al proprio colore della pelle è schiavitù mentale”.

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