Il flop della sinistra in piazza per la Palestina: non ci va quasi nessuno

Ad Agrigento, numerose associazioni vicine alla sinistra sono scese in piazza per manifestare a favore della Palestina e della liberazione di Gaza. Una manifestazione che non sembra tuttavia aver raccolto consenso fra la popolazione: secondo la stampa locale, vi avrebbero preso parte poche decine di cittadini

Il flop della sinistra in piazza per la Palestina: non ci va quasi nessuno
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Una manifestazione a favore della Palestina, della liberazione di Gaza e del "cessate il fuoco" immediato, nel corso della quale sono comparse anche bandiere palestinesi e vessilli inneggianti alla pace. Ma che, stando perlomeno a quanto riportato dalla testata online AgrigentoNotizie, avrebbe ricevuto un'accoglienza piuttosto fredda da parte dei residenti: poche decine di cittadini si sarebbero a quanto sembra fermati ad ascoltare i manifestanti, in una realtà comunale che conta una popolazione di quasi 60mila unità. Secondo la stampa locale insomma, il presidio a favore della liberazione della striscia di Gaza andato in scena nelle scorse ore ad Agrigento si è sostanzialmente risolto in un flop. Un'iniziativa svoltasi in piazza Ravanusella, sede della moschea della città dei templi, alle quali hanno aderito numerose associazioni, molte delle quali vicine alla sinistra.

C'erano ad esempio esponenti dell'Arci "John Belushi" Agrigento, di Immagina Coworking Agrigento, del Fai - Delegazione di Agrigento, di Legambiente Agrigento Circolo Rabat, di Associazione Kore Onlus, dei Laici Missionari Comboniani, di Conalpa - Delegazione di Agrigento - "Beato Rosario Livatino", di Anpi Agrigento, di Nyumba Yetu Onlus, del Team Spiagge Pulite - AMAgrigento, del Wwf Sicilia Area Mediterranea, di Azione Queer Agrigento, di Plastic Free e di Amnesty International gruppo 283 Agrigento. Alla vigilia dell'evento, la rete agrigentina delle associazioni aveva annunciato di scendere in piazza per chiedere il rispetto delle risoluzioni emanate dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che “condannando tutti gli atti di violenza contro i civili palestinesi e israeliani, chiede una tregua umanitaria immediata, duratura e prolungata che conduca alla cessazione delle ostilità”. I manifestanti avevano inoltre chiesto che venisse messa al centro la tutela dei diritti dei minori nelle aree interessate dal conflitto fra Israele ed Hamas.

A questo proposito veniva da loro citata la regina greca Damarete, figlia del tiranno Terone, che nel 480 a.C., dopo la battaglia di Imera, pretese che nel trattato di pace fosse inclusa la clausola che proibiva ai cartaginesi di sacrificare i figli maschi primogeniti al dio Baal. In cambio, la regina permise ai cartaginesi catturati di ottenere la libertà. Durante il presidio, sono comparsi diversi striscioni, oltre a bandiere della Palestina. E fra i partecipanti, c'era anche Angelo Lauricella, ex-senatore Pci e Pds. "Free Gaza", "War is over".

L'adesione alla protesta da parte delle associazioni è stata unanime, ma stando ai media locali non si può dire altrettanto della partecipazione degli agrigentini: solo una cinquantina di persone avrebbero deciso di aderire nel corso di tutto l'evento, fermandosi ad ascoltare.

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