Continua imperversare la challenge "car surfing": l'allarme sui social

Nonostante la tragica morte del 18enne Lorenzo Pjetrushi, la sfida mortale continua a essere virale

Continua imperversare la challenge "car surfing": l'allarme sui social
00:00 00:00

Nonostante il fatto che sia costata già la vita a un ragazzo di soli 18 anni, sui social network continua a imperversare la challenge potenzialmente letale ribattezzata "car surfing": come intuibile dal nome stesso che le è stato attribuito, la sfida prevede di "surfare" sul tettuccio di un'autovettura lanciata a tutta velocità, col protagonista che rimane attaccato al bordo superiore delle portiere del veicolo, ovviamente coi finestrini abbassati per consentire la presa.

Chi pensava che la tragedia capitata al 18enne Lorenzo Pjetrushi, caduto a terra durante lo svolgimento della challenge in provincia di Treviso, potesse fungere da deterrente, si sbagliava di grosso. Purtroppo la sfida estrema non si è fermata neppure dinanzi al lutto che ha strappato un giovane troppo presto all'affetto dei suoi familiari.

L'ultimo episodio in ordine cronologico si è registrato nelle scorse ore a Pozzuoli, comune della città metropolitana di Napoli: a documentarlo su Facebook è stato il deputato di alleanza Verdi e Sinistra Francesco Emilio Borrelli. Nel filmato, ripreso da un giovane che si trova all'interno dell'abitacolo di un'auto che procede a elevata velocità, si può vedere un ragazzo aggrappato al tettuccio del mezzo con tutte le sue forze."Oh, non inchiodare", si raccomanda il protagonista della sfida, evidentemente consapevole del rischio e preoccupato per le conseguenze che potrebbero derivare da una brusca frenata.

"Sono dei pericoli pubblici, i recenti morti non fermano questa pratica idiota e la mattanza dei pedoni continua", commenta il deputato. "Abbiamo allertato il sindaco di Pozzuoli affinché si verifichi subito l'accaduto e si agisca contro questo fenomeno che potrebbe trasformarsi in tragedia", aggiunge Borrelli. Come spesso accade in sfide del genere, peraltro, il pericolo non è solo per chi vi si vuole cimentare, ma anche per il resto degli automobilisti e dei pedoni.

"Questi folli non solo potrebbero farsi del male ma rappresentano dei pericoli pubblici per gli altri. I recenti morti purtroppo non fermano questi idioti. Chi è in giro per le strade non può vivere un continuo incubo a cause di certi sconsiderati", considera ancora il deputato, il quale chiede che si inizi a usare il pugno di ferro contro i trasgressori.

"Abbiamo lanciato tanti appelli, ora è il momento di usare le maniere pesanti anche perché la mattanza dei pedoni sul nostro territorio sta continuando senza sosta a causa di chi guida in modo pericoloso e sconsiderato", conclude il comunicato firmato da Borrelli e dal consigliere comunale di Pozzuoli di Europa Verde Enzo Pafundi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica