La falce il martello tracciati sotto con la vernice rossa. A corredo di quella scritta oltraggiosa e brutale: "Contro i fasci sempre più violenza. 10, 100, 1000 Acca Laurentia". A Milano, sui muri del parco delle Basiliche, gli estremisti di sinistra hanno tracciato il loro inno intimidatorio agli anni di Piombo: per certi militanti intrisi di ideologia la storia non è mai passata e anzi è sempre pronta a ripetersi. Quello slogan scritto a caratteri cubitali purtroppo lo dimostra. Il riferimento dei facinorosi è stato infatti alla strage avvenuta a Roma il 7 gennaio del 1978, quando vennero uccisi tre giovani militanti del Fronte della Gioventù durante gli scontri nel quartiere Tuscolano. Un episodio turpe, rimasto senza colpevoli.
A quell'agguato pluriomicida si sono ispirati i soliti "bravi ragazzi" vicini, con ogni probabilità, al mondo anarchico di sinistra. A denunciare l'accaduto è stato sui social il consigliere comunale di Fratelli d'Italia a Milano, Francesco Rocca. "Il Comune deve rimuovere immediatamente le vergognose scritte apparse sui muri della città che esaltano la strage studiata e rivendicata dai Nuclei Armati di Contropotere territoriale avvenuta in via Acca Larenzia a Roma nel '78 durante la quale vennero ammazzati tre giovani militanti del Fronte della Gioventù", ha scritto l'esponente locale del partito meloniano. E ancora: "È gravissimo che nel 2023 a Milano vengano utilizzati ancora slogan carichi di odio e di violenza con i quali vengono ricordate, in maniera nostalgica, le stragi compiute dai terroristi rossi negli anni di piombo".
Ancora più grave - ha stigmatizzato Rocca - è che "ciò accada, impunemente, in pieno centro, come in questo caso nei pressi del Parco delle Basiliche, zona d'importanza storica e turistica, fortemente frequentata da anarchici ed estremisti di sinistra". Il consigliere comunale di centrodestra, che alla sua denuncia ha allegato una foto dell'ignobile slogan, si è quindi appellato al primo cittadino del capoluogo lombardo: "Questo tipo di scritte non sono tollerabili, per questo ho chiesto la pulizia dei muri direttamente al sindaco Sala".
L'immediata reazione da parte delle istituzioni è infatti fondamentale quando si tratta di dare un segnale nella repressione di certi rigurgiti violenti.
Il fenomeno peraltro non è così isolato, considerando l'escalation di odio alimentata negli ultimi mesi dagli ambienti dell'estremismo rosso e fomentata attraverso le proteste per chiedere la scarcerazione dell'anarchico Alfredo Cospito, condannato in via definitiva per aver gambizzato un dirigente dell’Ansaldo Nucleare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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