Rischia di diventare un vero e proprio caso l'episodio di aggressione che ha visto come protagonista il figlio di un ex consigliere comunale di Alleanza nazionale di Trento, raggiunto da un uomo di circa trent'anni e brutalmente pestato dopo essere stato etichettato come "fascista". La vicenda ha naturalmente scatenato la reazione del centrodestra.
L'agguato per colpire il padre
Il fatto, secondo quanto riportato dagli inquirenti, si è verificato lo scorso 5 marzo a Trento, al termine di una partita di calcio. Mentre stava rientrando a casa, transitando in via lungadige Apuleio, P.G., figlio 16enne dell'ex consigliere Emilio Giuliana è stato raggiunto alle spalle da un uomo di circa trent'anni, che gli ha dato del "fascista". Poi, l'aggressione vera e propria. Pugni e calci inferti con estrema violenza.
Riuscito a sottrarsi alla furia dell'aggressore, il minore è stato poi accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale Santa Chiara, dove gli è stata riconosciuta una prognosi di 13 giorni. L'episodio è stato naturalmente denunciato alle forze dell'ordine locali, che stanno ora indagando sulla vicenda. Dal momento che il 16enne non risulta essere iscritto ad alcun movimento politico giovanile, è opinione degli inquirenti che l'aggressione sia stata più un mezzo per punire il padre del ragazzo, un esponente della destra trentina.
"Trento è antifascista, ti ammazzo"
Agghiacciante il racconto riferito dal giovane alle forze dell'ordine. Nella sua denuncia, il ragazzo ha descritto il suo aguzzino come un uomo di circa trent'anni, longilineo, sull'1.75, che indossava una camicia bianca e aveva i capelli corti. Il soggetto si sarebbe scagliato contro il 16enne senza alcuna apparente ragione, etichettandolo come "fascista"."Sei uno skinhead... sei uno sporco fascista... sei un fascista di m***a... ti ammazzo... Trento è antifascista", avrebbe gridato l'aggressore, come si legge nel racconto del ragazzino riportato da Libero Quotidiano.
Senza dare al minorenne la possibilità di reagire, il 30enne lo avrebbe quindi afferrato per il collo, spingendolo per farlo cadere a terra. Quindi lo avrebbe colpito con calci e pugni, alcuni andati a segno. C'è una foto del 16enne, postata da alcuni rappresentanti del centrodestra, che mostra chiaramente i segni delle violenze rimasti sul volto.
Al momento le indagini sono in corso. Gli uomini della Digos stanno cercando di risalire all'identità del violento soggetto, e una foto in particolare mostrerebbe l'auto su cui l'uomo si sarebbe allontanato dopo il pestaggio. Secondo quanto rifescono le autorità locali, il 30enne sarebbe vicino ai gruppi anarchici di Rovereto. È molto probabile che a scatenare l'insensata aggressione siano state motivazioni politiche. Il 30enne avrebbe attaccato il 16enne perché figlio dell'ex consigliere comunale Emilio Giuliana.
La reazione del centrodestra
Immediata e compresibile la reazione del centrodestra tutto, che ha duramente condannato quanto accaduto e puntato il dito sulla sinistra, rea di aver mantenuto un certo silenzio, dopo aver invece gridato alla violenza per i fatti avvenuti a Firenze. Solidarietà da parte del deputato FdI Alessandro Urzì, il quale ha parlato di fatto gravissimo e increscioso"che impone una presa di posizione senza ombre da parte di tutte le forze politiche, perché in Trentino non ci può essere spazio per la violenza fisica segnata da intolleranza ideologica ammantata da antifascismo di maniera a pugni e calci".
Parole di condanna anche da parte della Lega. Il commissario di partito Diego Binelli ha dichiarato:"Ci aspettiamo che le forze dell'ordine facciano al più presto chiarezza su questa pagina vergognosa.
Più volte la Lega ha chiesto al sindaco Ianeselli di installare un sistema di telecamere in città e nei parchi, ma il comune pare cieco e sordo in tema di sicurezza. Auspico che arrivi non solo unanime condanna di simili atti violenti, ma anche un momento di responsabilità da parte di tutti: sì alla critica, anche aspra, ma la violenza e le minacce sono inaccettabili".
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