Ruba un furgone e uccide un anziano: la follia del detenuto in permesso

Il detenuto Vasco Dall'Osto aveva ottenuto un permesso per lavorare in una cooperativa, ma nella giornata di ieri ha perso il controllo, ubriacandosi, rubando un furgone, aggredendo due uomini in un'officina e investendo un 78enne, rimasto ucciso

Ruba un furgone e uccide un anziano: la follia del detenuto in permesso
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Ancora paura e violenza nel milanese, stavolta a San Giuliano, dove un detenuto appena uscito dal carcere di Bollate ha rubato il furgone a un collega di lavoro e ha travolto e ucciso un anziando di 78 anni. Il soggetto aveva ottenuto un permesso per svolgere dei lavori presso una cooperativa, ma il suo primo giorno di uscita ha avuto conseguenze irreparabili.

Le birre, poi la furia

Secondo quanto ricostruito da Il Giorno, il 25enne Vasco Dall'Osto, italiano detenuto nel carcere di Bollate dopo aver ucciso nel 2019 un pusher gambiano che gli aveva venduto della falsa cocaina (nel pacchetto aveva trovato carta sbriciolata al posto della droga), era stato incluso in un programma di reinserimento di soggetti fragili, che consisteva in un lavoro da svolgere presso la cooperativa Fuoriluoghi di Peschiera Borromeo.

Nella giornata di ieri, lunedì 15 maggio, il detenuto si trovava a Sesto Ulteriano, frazione della città lombarda di San Giuliano Milanese, quando è avvenuta la tragedia.

Il 25enne avrebbe dovuto occuparsi di uno sgombero, e si era fermato a pranzare in un bar, dove aveva bevuto alcune birre. Questo, almeno, quanto dichiarato dal titolare del locale. Non pago, il detenuto se ne sarebbe andato portando via altre bevande alcoliche. Poco dopo, la furia. Prima il litigio con alcune persone presenti in un'autofficina a San Giuliano, poi il furto del furgone, infine l'incidente e l'uccisione del 78enne.

Il panico in officina e il furto

A raccontare lo spiacevole incontro col 25enne è Claudio Carnevali, titolare dell'autofficina. "Quel ragazzo era una furia. Mi ha afferrato alla gola e buttato giù dalla sedia a rotelle. Gridava: 'Guardami in faccia, o ti ammazzo'. Mio figlio ha cercato di aiutarmi, ma è stato picchiato a sua volta", ha raccontato l'uomo a Il Giorno.

Il detenuto era furioso perché, a suo dire, il kit che gli era stato fornito per il riavvio del motore del furgone non stava funzionando. Da qui l'aggressione al titolare dell'autofficina e al figlio. Ma non finisce così. Poco dopo il 25enne si è impossessato del mezzo, un furgone Iveco Daily sottratto al collega, un 34enne kosovaro.

In preda alla furia, e in evidente stato di alterazione, ha quindi percorso via Lario, dirigendosi verso la cava e scatenando il panico per strada.

L'incidente mortale

Sarebbe stato durante la folle fuga in furgone che il 25enne, intorno alle 17, ha travolto il 78enne Renato Borsotti. L'anziano stava procedendo sulla sua bicicletta nei pressi dell'ingresso della cava del Tecchione. Per il 78enne non c'è stato scampo. Preso in pieno dal parabrezza, è stato sbalzato a terra, mentre la bicicletta è stata trascinata per una ventina di metri dal furgone. Malgrado il tempestivo intervento dei soccorsi sul posto, non è stato possibile fare nulla per Borsotti. Il detenuto non ha minimamente pensato di fermarsi, proseguendo con la sua fuga. La folle corsa si è interrotta più avanti, quando il mezzo è rimasto impantanato.

L'arresto

Compreso quanto fatto, Vasco Dall'Osto ha tentato di proseguire a piedi. Deciso a farla franca, si è denudato per gettarsi in un laghetto artificiale. Tutto inutile.

I vigili del fuoco, chiamati sul posto, hanno provveduto a immegersi e a riportare a galla il detenuto, che è stato consegnato agli agenti della polizia locale di San Giuliano Milanese.

Il 25enne è stato arrestato per omicidio stradale aggravato. Secondo quanto riferito da Il Giorno, prima di investire e uccidere il 78enne, il detenuto aveva rapinato anche un passante.

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