"Ha premeditato l'omicidio". Nuove accuse per la killer della mamma del tiktoker salumiere

Stefania Russolillo, 47enne napoletana è accusata di omicidio volantario premiditato nei confronti di Rosa Gigante, madre di un famoso salumiere napoletano molto attivo sui social. La donna aveva dichiarato di avere agito per legittima difesa

"Ha premeditato l'omicidio". Nuove accuse per la killer della mamma del tiktoker salumiere
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Stefania Russolillo, 47 anni, avrebbe ucciso la vicina di casa Rosa Gigante, di 26 anni più anziana, non per legittima difesa ma per un omicidio volontario con l’aggravante della premiditazione. Questa è l’accusa formulata dalla Procura di Napoli a seguito della conclusione delle indagini preliminari partite con la morte della signora Gigante, il 18 aprile scorso, nel quartiere Pianura di Napoli. Ai tempi, Russolillo aveva detto di essersi difesa in seguito ad una lite con la vittima, sfociata poi in aggressione. Il caso era diventato popolare in quanto la donna uccisa era la mamma di Donato Di Caprio, salumiere napoletano molto attivo sui social e diventato famoso tra gli utenti napoletani per lo slogan “con mollica o senza”. La 47enne è anche accusata di rapina aggravata e tentata distruzione di cadavere

Cos’era accaduto

Il 18 aprile, in uno stabile di via Vicinale Sant’aniello di Pianura, quartiere della città partenopea, Stefania Russolillo aveva ucciso l'anziana vicina di 72 anni, Rosa Gigante, dopo un’accesa discussione conclusasi in un epilogo drammatico.

La signora Russolillo è stata subito inserita nella lista dei sospettati e dopo un lungo interrogatorio presso la Questura di Napoli, aveva confessato di avere ucciso la vicina per legittima difesa.

La Russolillo ha detto di essersi data appuntamento con la Gigante in quanto sospettava che quest’ultima le nascondesse parte della posta che riceveva, soprattutto le bollette da pagare. Secondo la versione della 47enne, l’anziana non avrebbe sopportato le accuse formulate e per questo le avrebbe messo le mani addosso. Per difendersi, la signora Russolillo ha prima colpito la donna con un oggetto contundente, poi l’ha strangolata con un cavo. L’autopsia effettuata sul corpo della vittima aveva anche rilevato alcune ustioni. La donna era già finita in carcere per omicidio in attesa che le indagini coordiante dal Sostituto Procuratore De Marco portassero alla luce nuovi elementi.

Le nuove accuse

Dopo cinque mesi di attività della Squadra Mobile della Polizia, il gip del Tribunale di Napoli ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Stefania Russolillo per alcune nuove accuse di cui la principale è di omicidio premeditato. Secondo gli inquirenti, l’indiziata avrebbe pianificato l’omicidio un mese prima e sarebbe riuscita ad introdursi nell’abitazione della sua vittima solo la mattina del 18 aprile al fine di appropriarsi di monili e di denaro. La donna avrebbe portato con sé un tubicino di gomma di una macchinetta dell’aerosol per strangolare la vittima, scaraventandola contro le pareti di casa e poi sul pavimento. Dopo essersi accertata che l’anziana fosse morta, ha tentato di dare fuoco al cadavere della vittima per disfarsene. Per queste ragioni, la 47enne è accusata anche di rapina aggravata e di tentata distruzione di cadavere.

L’appartamento in cui si è consumato il delitto, il giorno dopo il fatto, era stato occupato da una mamma con un bambino, ma le forze dell'ordine, tempestivamente, l’avevano fatto sgomberare perché al suo interno c’erano degli elementi utili al successo delle indagini.

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