Morto investito dal fidanzato della figlia. La faida dopo l'annuncio di gravidanza

Il giovane rischia di essere accusato di omicidio preterintenzionale. Insieme alla fidanzata si è allontanato dalla città per paura di ritorsioni

La vittima, Rocco Marotta
La vittima, Rocco Marotta
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É una storia complicata e zeppa di contraddizioni quella terminata in maniera drammatica in provincia di Biella. Una relazione sentimentale tra due giovani non accettata dalla famiglia di lei si è trasformata in un incubo, con diverse persone coinvolte in litigi e minacce prima che si giungesse al tragico epilogo: la morte del padre della ragazza dopo essere finito sotto l'auto guidata dal fidanzato della figlia. Ma andiamo per ordine. La vicenda era balzata alla ribalta della cronaca nel Biellese a fine agosto. Nel piazzale dell'Ospedale degli Infermi un 26enne, Carmine Manzo, alla guida della sua auto, aveva investito, causandogli gravi ferite, Rocco Marotta, di 44 anni, padre della sua fidanzata. Manzo aveva accompagnato la ragazza, 22 anni, in ospedale per una visita per verificare una sospetta gravidanza.

La vicenda

Qui erano stati raggiunti dalla famiglia di lei - padre, madre e fratello - che sono sempre stati contrari alla relazione. Era così scaturita l'ennesima discussione, molto accesa, al culmine della quale Marotta sarebbe salito sul cofano inveendo e prendendo a pugni il parabrezza. Manzo avrebbe così messo in moto l'auto e, accelerando nel piazzale, avrebbe fatto cadere l'uomo a terra. Su questo punto i racconti dei protagonisti divergono. Le gravi ferite riportate dal malcapitato avevano consigliato il trasferimento a Novara, dove gli è stato ridotto un ematoma. Nei giorni successivi era stato nuovamente spostato all'ospedale di Biella. Le sue condizioni si sono poi aggravate, e ieri mattina ha cessato di vivere. Il decesso del 44enne potrebbe aggravare la posizione di Manzo, attualmente accusato di lesioni aggravate, a cui potrebbe ora essere contestato l'omicidio preterintenzionale.

L'amore contrastato

I due fidanzati, che vivono a Chiavazza, in provincia di Biella, nello stesso quartiere, si erano incontrati e piaciuti subito. Quando però è giunto alle orecchie dei familiari della ragazza che l'uomo aveva un passato burrascoso, con un'ex compagna e un figlio, sono cominciati i problemi. I genitori di lei si sono messi di traverso alla storia d'amore e i due, per coronare il sogno di stare insieme, hanno programmato una fuga sentimentale, come si faceva in passato. Al ritorno a casa, però, le cose non sono cambiate, anzi, i rapporti si sono inaspriti ancora di più. Come riporta il quotidiano La Stampa, sono cominciati i litigi e le minacce esplicite. Il fidanzato si sarebbe presentato a casa della ragazza con una motosega accesa e una tanica di benzina, mentre i familiari della 22enne avrebbero rotto il parabrezza del giovane con un cubetto di porfido. Scaramucce che poi sono finite nel peggiore dei modi quando si è saputo della presunta gravidanza.

L'indagine

Adesso i giudici dovranno decidere il nuovo capo di imputazione per il ragazzo che ha investito la vittima e che adesso, insieme alla fidanzata, si è allontanato dal Biellese per paura di ritorsioni. Per lui ci potrebbe essere anche l'accusa di omicidio preterintenzionale.

La giovane donna, che inizialmente non si era resa conto delle condizioni in cui versava il padre, intanto, sta vivendo il dolore della perdita del genitore lontano dalla famiglia. Una situazione drammatica che rende ancora più amara l'intera vicenda.

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