“Exit Lights” dialoga, fra luci, ombre e visioni, con i passeggeri in transito e con il pubblico nella suggestiva Porta di Milano nel Terminal 1 dell’aeroporto di Milano Malpensa e richiama immediatamente l'attenzione con un linguaggio visivo e non solo di grande forza. La personale di Omar Hassan, (Milano 1987), uno degli artisti più innovativi della scena artistica internazionale, è stata inaugurata alla presenza dell’artista, di Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, Maurizio Baruffi, responsabile Public Affairs di Sea e Mariacristina Ferraioli, curatrice della mostra.
Si tratta di monumentale opera site-specific pensata e realizzata volutamente per la Porta di Milano, il grande e “magico” spazio espositivo situato nel cuore dell'aeroporto, punto di passaggio strategico per milioni di viaggiatori ogni anno, luogo simbolico il cui dal grande fascino è esaltato dal progetto espositivo di Hassan che, attraverso l'unione di tradizione e modernità, ha creato un "luogo altro", immersivo estremamente affascinante per i visitatori in transito.
Artista poliedrico, la cui ricerca spazia dalla pittura alla scultura, alla videoarte, all’installazione ambientale, alla performance e alla scrittura, Hassan si approccia all’arte contemporanea con una potenza visiva di rara intensità e La Porta di Milano per lui rappresenta uno stargate atraverso il quale si spinge oltre i confini della contemporaneità, portando su un nuovo piano espressivo, di fruizione e valorizzazione la propria ricerca artistica. L’allestimento permette l’intersecarsi tra l’opera pittorica site-specific di Hassan creata ad hoc e un video che riprende il gesto dell’artista.
“In Exit Lights la luce emerge dal buio come nella più classica tradizione pittorica, ma con un’inusuale forza espressiva resa ancora più intensa dalle dimensioni della tela - spiega Mariacristina Ferraioli -. Illuminare lo spazio attraverso la luce dell’arte rappresenta la grande sfida di Hassan che ancora una volta spinge il suo gesto pittorico su una tela di grandi dimensioni con un lavoro inedito.
È un’opera che parla ad ognuno di noi perché, con essa, l’artista sonda la complessità dell’animo e della psiche umana in quel magma unico di luci e ombre che contribuisce a definire la nostra individualità e la nostra esperienza di esseri umani”.La mostra è aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2025 e l’ingresso è gratuito.
Immagini: Indja photostudio
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.