Momenti di tensione, questa mattina, all'interno delle piscine "Jacarandà" di via Procaccini a Milano. Quarantuno persone, di cui ventotto bambini, tra i 3 e i 5 anni, hanno accusato malori in seguito a una leggera intossicazione provocata dai vapori inalati al loro ingresso nella struttura. A darne notizia sono stati i vigili del fuoco che sono intervenuti dopo che le persone presenti hanno dato l'allarme. Appena dopo le 11 sono arrivati sul posto i pompieri del nucleo Nbcr (nucleare-biologico-chimico-radiologico) impegnati nelle opere di bonifica e negli accertamenti per individuare le cause dell'intossicazione.
I soccorsi
I piccoli, alunni della scuola materna privata "Giocomotiva", in totale una sessantina, sono stati trasferiti in un'area triage allestita da croce rossa e vigili del fuoco e visitati dagli operatori sanitari. Dai controlli medici effettuati è emerso che non presentano particolari problemi. Solo dodici persone, sette bambini e cinque adulti, a causa degli eccessivi vapori inalati, hanno accusato una sintomatologia più acuta e sono stati trasportati dal 118 in ospedale. I cinque alunni sono tutti in codice verde. Due sono stati portati al Buzzi, due al Fatebenefratelli e uno alla clinica De Marchi. Due adulti, invece, sono stati trasferiti in codice giallo al Fatebenefratelli, gli altri quattro sono in codice verde.
La causa dell'intossicazione
Secondo i primi riscontri, sembrerebbe che i vapori tossici sprigionati dalla piscina siano stati causati da un errore umano. Un tecnico addetto alla gestione dell'impianto avrebbe miscelato in modo non corretto il cloro nell'acqua provocando la reazione chimica che ha intossicato molti dei presenti.
I fumi si sarebbero espansi attraversando i condotti dell'areazione e arrivando fino alle piscine dove, oltre alle lezioni quotidiane agli adulti, era in corso un saggio degli alunni della scuola materna.
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