Investita da un suv a Vicenza, bimba di 10 anni muore dopo giorni di agonia

La piccola Lea Stevanovic non ce l'ha fatta: troppo gravi le ferite riportate nell'incidente. La procura indaga per omicidio stradale

Investita da un suv a Vicenza, bimba di 10 anni muore dopo giorni di agonia
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Lea Stevanovic, la bambina di 10 anni investita da un suv a Olmo di Creazzo (Vicenza), non ce l'ha fatta: dopo quattro giorni di agonia il suo cuore ha smesso di battere, gettando nello sconforto i familiari per la tragica perdita.

L'episodio si è verificato durante il primo pomeriggio della scorsa domenica 16 febbraio. Sono all'incirca le ore 14.00 quando la piccola, che in quel momento stava passeggiando tranquillamente in compagnia del fratello e del padre su un marciapiede lungo Viale Italia, è stata travolta da una Hyundai Tucson, il cui conducente ha perso il controllo uscendo dalla carreggiata. Il veicolo, che proveniva dalla Regionale 11, era diretto verso il centro di Creazzo quando si è verificato l'incidente: la bimba è stata centrata in pieno e, dopo esser finita sul cofano, è stata sbalzata con forza finendo sull'asfalto.

Dopo il terrible impatto, all'arrivo sul posto dei sanitari del 118 le condizioni di Lea erano apparse fin da subito disperate: una volta stabilizzata la piccola, i soccorritori avevano provveduto a trasportarla d'urgenza in codice rosso all'ospedale San Bortolo di Vicenza, dove era stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva. Il fratello della bambina se l'era cavata con una ferita alla mano, mentre il papà dei fratelli non aveva riportato alcun danno fisico, rimanendo illeso.

I carabinieri del comando di Valdagno erano entrati immediatamente in azione per ricostruire le dinamiche del terribile incidente, sequestrando il mezzo e aprendo le indagini nei confronti dell'automobilista, un vicentino di 50 anni, che era stato inizialmente accusato di lesioni stradali gravissime. Un capo d'imputazione che, alla luce del drammatico epilogo della vicenda, si è trasformato in omicidio stradale.

Le ipotesi circolate nelle prime ore parlavano di un possibile malore del conducente della Hyundai Tucson, ipotesi poi scartata, di un presunto stato di ebbrezza o di una distrazione fatale causata dall'uso del cellulare in auto: gli accertamenti effettuati successivamente dai militari hanno rivelato un elevato tasso alcolemico nel sangue nel 50enne.

Il primo cittadino di Altavilla Rosella Zatton ha inviato le sue condoglianze ai familiari della piccola Lea.

"Sono stati tre giorni di veglie e preghiere, durante i quali è stato emotivamente coinvolto tutto il paese, anche perché era una bambina molto conosciuta", dichiara il sindaco, "Io sono vicina alla famiglia, e voglio far sapere loro che se ci fosse bisogno di qualcosa noi ci siamo: ci uniamo nel loro dolore", conclude Zatton.

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