Orrore a Treviso, donna trovata in un lago di sangue sul posto di lavoro: è grave

Ancora mistero su cosa possa essere accaduto a Martina Peruzza, trovata in fin di vita nella parafarmacia in cui lavora

Orrore a Treviso, donna trovata in un lago di sangue sul posto di lavoro: è grave
00:00 00:00

Choc in un centro commerciale in provincia di Treviso, dove la dipendente di una parafarmacia è stata trovata riversa in un lago di sangue. A fare la sconcertante scoperta sono stati due clienti del negozio, che hanno immediatamente chiamato i soccorsi. La giovane, ancora viva, è stata trasportata di corsa al pronto soccorso, ma le sue condizioni sono molto critiche. Le forze dell'ordine stanno ancora cercando di capire che cosa le sia accaduto.

La ricostruzione

Secondo quanto riferito da Il Gazzettino, che sta seguendo la vicenda, l'episodio risale al pomeriggio dello scorso 20 marzo. Due clienti sono entrati nella parafarmacia "È Qui", situata all'interno del centro commerciale IperTosano di Colle Umberto (Treviso) e lì hanno fatto la drammatica scoperta. Riversa a terra, dietro al bancone del negozio, si trovava la 34enne Martina Peruzza, impiegata come farmacista.

La giovane donna era quasi priva di sensi, così i due clienti hanno immediatamente contattato i soccorsi. A raggiungere la zona gli operatori sanitari del 118, che hanno trasportato la 34enne al pronto soccorso di Conegliano. In un secondo momento, considerate le gravi condizioni in cui versava la donna, è stato disposto il trasferimento al Ca' Foncello di Treviso. A preoccupare, due ematomi ben visibili che la giovane aveva sulla testa. I medici hanno deciso di operarla d'urgenza in un disperato tentativo di salvarle la vita e per giorni è stata una dura lotta per la sopravvivenza.

Le cure dei medici hanno infine portato a un miglioramento. Martina Peruzza è stata successivamente trasferita al centro di Motta di Livenza (Treviso), dove sta seguendo una complessa riabulitazione, sia motoria che neurologica. Gli effetti di ciò che ha subito sono molto seri, tanto che la giovane, una volta risvegliatasi, ha cominciato a parlare solo inglese. La probabile conseguenza del grave trauma cranico riportato.

Il mistero

La famiglia di Martina Peruzza, naturalmente, è in attesa di risposte. La giovane, assicurano i parenti, godeva di ottima salute. Più che a un malore e a una caduta accidentale, l'ipotesi più seguita è quella dell'aggressione. Del resto, alcuni giorni prima, sempre all'IperTosano, un uomo aveva perso il controllo, spaventando le persone presenti nel centro commerciale, ed era stato necessario l'intervento dei carabinieri, costretti addirittura a utilizzare il taser. La 34enne, dunque, potrebbe essere stata aggredita, magari nel corso di una rapina.

Interrogata dalla famiglia e dagli inquirenti, la giovane, che adesso parla solo inglese, non ricorda nulla di quanto le è accaduto. Dovranno dunque essere le forze dell'ordine a ricostruire le dinamiche della vicenda, tentando di risalire ai possibili responsabili.

"Le condizioni di Martina sono critiche. Il problema è che non riusciamo a capire che cosa possa essere successo. Il nostro timore è che la giovane sia stata aggredita, oppure che qualcuno l'abbia minacciata e magari nella concitazione del momento lei sia inciampata ed abbia battuto la testa", racconta al Gazzettino un parente. "Lo scorso sabato pomeriggio, nello stesso punto vendita, un cittadino straniero aveva seminato il panico e alla fine i carabinieri hanno dovuto utilizzare il taser. Martina era sola quando è avvenuto il fatto.

Ci auguriamo che la visione dei filmati delle telecamere possa far luce sull'accaduto", aggiunge.

Del caso si stanno occupando i carabinieri che però non hanno ancora riscontrato elementi relativi al coinvolgimento di altre persone. Sulla vicenda, dunque, permane il mistero.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica