Conta dei danni in Alto Adige. Martedì pomeriggio una tempesta ha sradicato innumerevoli alberi e scoperchiati tetti in diverse zone. Colpita anche l’area del lago di Carezza, dove violente raffiche di vento hanno causato la caduta di una cabina dell’impianto di risalita Laurin I, colpita dagli alberi. Come riportato dal Corriere del Trentino, diversi turisti sono rimasti bloccati per alcune ore ma tutto si è risolto con un grosso spavento e la chiusura dell’impianto. Nessun ferito registrato.
La funivia collega il Paese di Nova Levante con gli alpeggi ai piedi del Catinaccio e solitamente è frequentato da tanti turisti. A causa del maltempo, martedì era vuoto. In queste ore i tecnici sono al lavoro per ripristinare il funzionamento al più presto, ma i danni causati dalla tempesta sono ingenti. Piogge torrenziali e alberi abbattuti hanno messo in ginocchio diverse aree dell’Alto Adige: da Terlano a Bolzano, passando per la Val d'Isarco e la Val di Vizze, fino alle zone intorno a Brunico e Dobbiaco.
Criticità riscontrate anche alle cabinovie dell’impianto di risalita che da Predazzo sale sul gruppo del Latemar, in Trentino. Il Corriere segnala almeno cinquanta turisti bloccati a causa della violenta ondata di maltempo. “In un primo momento sembrava fosse necessario procedere all'evacuazione delle circa 50 persone dalle cabinovie, ferme a causa del vento e di alcune piante che si sono abbattute sulle funi. Con il miglioramento delle condizioni meteo, in serata, l'impianto di risalita è stato fatto ripartire e le persone sono state fatte scendere”, la nota diffusa dal Soccorso alpino.
I vigili del fuoco del corpo permanente e quelli volontari hanno gestito cento interventi nella sola Bolzano, ai quali vanno aggiunti altri trecento interventi nel resto della provincia. Nel capoluogo il forte vento ha causato la caduta di un cedro del Libano secolare nel parco di Piazza Vittoria. La grandine ha causato danni ingenti anche alle coltivazioni, preoccupazione per lo stato dei meleti di Lana e della zona di Laghetti di Egna. In soldoni, tra le 16.30 di martedì e mercoledì sono rimasti in servizio dai 1400 ai 1500 volontari per le operazioni di messa in sicurezza.
Particolare attenzione ai turisti rimasti bloccati: complice la chiusura della strada che dal Passo San Pellegrino scende a Moena, sono stati utilizzati i mezzi di soccorso per aiutare gli escursionisti a scendere dalla montagna. I soccorsi sono stati completati entro la mezzanotte. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore sul bilancio definitivo dei danni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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