Momenti di tensione nella serata dello scorso 6 maggio al pronto soccorso dell'ospedale Niguarda di Milano, dove gli operatori sanitari si sono visti costretti a fare i conti con le intemperanze dei familiari di due pazienti. Secondo quanto riferito dal personale dell'ospedale, ci sarebbero stati due gruppi in lite fra loro, e medici ed infermieri, intervenuti per riportare la situazione alla calma, sarebbero stati minacciati.
"Dicevano di essere armati"
A riportare la sconcertante notizia è lo stesso ospedale Niguarda, che ha informato della situazione anche il sindacato Fials Milano. L'episodio, si legge nella nota pubblicata dal nosocomio, si è verificato in piena notte, quando i familiari di due pazienti ricoverati qualche ora prima hanno fatto irruzione nel reparto di Pronto soccorso. "Due gruppi in lite fra loro", prosegue il comunicato, che "dopo aver minacciato gli operatori si sono spostati iniziando una rissa nel cortile dell'ospedale".
Ma cosa ha portato a un simile caos? Secondo la ricostruzione del sindacato, nella notte di sabato 6 una donna è arrivata al Niguarda con una ferita d'arma da fuoco. Presa in carico dai sanitari, è stata poi ricoverata in Rianimazione. Poco dopo, anche un uomo è giunto in Pronto soccorso, lamentando un dolore al torace.
A scatenare il putiferio in reparto, i familiari dei due pazienti, che hanno cominciato a discutere, passando poi a dichiarare di essere in possesso di armi. Si è scatenato il panico, non solo fra gli operatori sanitari, ma anche fra le 80 persone che si trovavano in sala d'attesa. Per diversi minuti, prima che sopraggiungessero le forze dell'ordine, il personale sanitario di turno ha dovuto fare del proprio meglio per gestire la crisi. Stando alla descrizione, i familiari in lite avrebbero dichiarato di "essere venuti per finire il lavoro che avevano iniziato".
L'importanza dei presidi di polizia negli ospedali
Fortunatamente all'interno del nosocomio rimane ancora qualcosa del presidio di polizia, e dopo alcuni minuti è intervenuta la vigilanza. La vicenda, tuttavia, riporta l'attenzione sull'importanza di avere la costante presenza delle forze dell'ordine nelle strutture di cura e assistenza. Il sindacato Fials Milano, infatti, chiede che venga ripristinato il servizio di Polizia di Stato nei locali del Pronto soccorso.
"Oggi la sicurezza dovrebbe essere garantita da una guardia giurata che ha però l'obbligo di girare anche nei reparti. Le forze dell'ordine ci hanno messo circa 30 minuti ad arrivare", sottolinea Fials Milano, come riportato da AdnKronos.
Cosa dicono dal Niguarda
"Sicuramente si è trattato di una situazione di tensione e disagi per tutti, per il nostro personale e per gli utenti, ma grazie alla tempestiva azione degli operatori, l'evento è stato correttamente gestito", si legge nella nota del Niguarda.
L'ospedale ha poi precisato che il posto di
polizia non è stato rimosso dall'ospedale, e che la questura di Milano ha comunicato che dall'1 maggio ci sarebbe stata una rimodulazione dell'orario di presenza, con personale garantito fino alle ore 18.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.