Profanata la tomba della rom. Nella bara aveva 5 chili di gioielli

Con ogni probabilità i ladri che hanno profanato la tomba sapevano che è usanza delle famiglie rom tumulare i defunti con oggetti di valore e pietre preziose

Profanata la tomba della rom. Nella bara aveva 5 chili di gioielli

Una tomba è stata profanata al cimitero di Prima Porta e, una volta aperta, sono stati rubati ben cinque chili di oro in gioielli di famiglia. Con ogni probabilità il ladro sapeva esattamente cosa avrebbe trovato all'interno della tomba. A indagare sono i carabinieri del gruppo Cassia che hanno ampliato le indagini anche nel Nord Italia, dove risiede un parente della defunta. Al momento, come riportato da il Messaggero, gli investigatori non escludono nessuna pista per cercare di trovare il colpevole. Dietro al furto ci potrebbe però essere una faida tra famiglie.

Cosa è successo

Secondo quanto ricostruito finora, chi ha profanato la tomba dell'anziana rom di origini bosniache, morta nel 2020, ha aperto la cassa su un lato e ha trafugato i gioielli e i monili d'oro che i familiari dell'anziana avevano riposto all'interno della bara insieme al cadavere. Sono stati i vigilanti del cimitero di Prima Porta che si sono accorti di quanto era avvenuto e hanno allertato sia la famiglia della donna che i carabinieri. Non si tratta della prima volta che avviene un furto del genere: già negli anni passati si erano verificate sottrazioni simili. Da quanto reso noto il fatto sarebbe successo lo scorso 4 gennaio. Sono stati i conoscenti e i parenti della morta a raccontare che all'interno della cassa erano stati messi oggetti preziosi, anche d'oro, per un peso totale di cinque chili.

L'usanza rom

Sembra infatti che sia una usanza delle comunità rom quella di seppellire il defunto insieme a oggetti preziosi, un po' come avveniva nell'antico Egitto. Probabilmente i ladri, che erano a conoscenza di questa usanza, sono andati a colpo sicuro, certi di trovare un bel bottino. Come ricostruito dagli investigatori, durante quella fatidica notte i rapinatori hanno tolto la bara dal loculo, aperto la cassa zincata su un lato, e sottratto i monili d'oro dal varco che avevano creato poco prima. I familiari della defunta hanno presentato denuncia ai militari, affermando che sono stati trafugati dalla tomba circa cinque chili di oro, tra oggetti, gioielli e pietre preziose. I carabinieri stanno effettuando accertamenti anche sulla refurtiva che i parenti stanno elencando su una lista da consegnare agli investigatori. Il sospetto è che i ladri siano conoscenti, o comunque persone vicine alla famiglia derubata, i cui componenti risiedono sia nella periferia est di Roma che in alcune città del Nord Italia.

I precedenti

In passato, tra il 2018 e il 2019, gli investigatori erano riusciti a identificare un gruppo di ladri che aveva come specialità proprio i furti all'interno di campisanti, in particolare nel cimitero Flaminio. Le forze dell'ordine avevano infatti già ricevuto denunce di furti in varie tombe ma non erano state installate telecamere di sorveglianza per controllare la situazione. In ogni caso i ladri, dopo aver aperto le tombe e rubato il contenuto prezioso, le sigillano così da non insospettire i guardiani e i parenti.

Solitamente questi furti vengono messi in atto nel pomeriggio inoltrato, quando chiude il cimitero. Difficile anche riuscire a rilevare le impronte digitali sulle tombe, a causa delle micropolveri che fuoriescono.

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