Rapita da scuola, drogata e stuprata: l'incubo di una minorenne

La ragazzina, affetta da un disagio psichico, è stata rapita all'uscita da scuola. L'uomo, poi arrestato, avrebbe abusato della minorenne riccorrendo all'uso di droghe e somministradole bevande alcoliche

Rapita da scuola, drogata e stuprata: l'incubo di una minorenne

Rapita, drogata e stuprata. Un incubo senza fine per una ragazza minorenne di Bari che è stata abusata da uno sconosciuto in un casolare di campagna nella provincia di Barletta-Andria-Trani (Puglia). L'uomo, incensurato fino a quel momento, è stato arrestato dalla polizia dopo un anno di indagini serratissime condotte dalla Squadra Mobile e dirette dalla Procura di Trani. I reati contestati all'indagato sono di violenza sessuale aggravata per aver abusato dell'inferiorità fisica e psichica della ragazza, dall'uso di sostanze alcoliche e stupefacenti e violazione della normativa sugli stupefacenti.

L'orrore sulla minorenne

La storia è stata raccontata dal giornalista Antonio Calitri sulle pagine de Il Messaggero. Tutto è cominciato all'incirca un anno fa. La ragazzina, ospite di una comunità per via di accertati maltrattamenti in famiglia, è stata avvicinata dallo sconosciuto mentre aspettava l'autobus per rincasare. Questi le avrebbe mostrato la sua auto fiammante promettendole di portarla in giro. Tale sarebbe stata l'insistenza che, alla fine, la giovane ha ceduto. Una volta in macchina, però, l'uomo ha imboccato una strada deserta di campagna raggiungendo un vecchio casolare. Proprio lì, tra le mura del rudere abbandonato avrebbe abusato della minorenne costringendola, per giunta, ad assumere droghe ed alcol.

La denuncia

L'orrore si è consumato a circa 60 chilometri dalla scuola frequentata dalla studentessa. Dopo la barbarie, il presunto aguzzino ha caricato la vittima a bordo della vettura salvo poi "scaricarla" - scrive il cronista del quotidiano romano - nei pressi del Policlinico di Bari. Seppur provata, la ragazzina è riuscita a raggiungere l'ospedale per chiedere aiuto. I medici che l'hanno soccorsa, dopo aver accertato la compatibilità delle ferite con la circostanza di una violenza sessuale, hanno raccolto e trasmesso la denuncia alla Procura.

Le indagini

Le informazioni fornite dalla vittima non hanno consentito, nell'immediato, di identificare immediatamente l'aggressore. In sede di denuncia, infatti, la ragazza sarebbe stata molto vaga per via dello choc subito. Ciononostante, gli investigatori si sono attivati per ricostruire la dinamica dei fatti.

Fondamentali, in tal senso, sono stati i filmati estrapolati dalle telecamere di sorveglianza cittadina che hanno permesso di risalire all'auto dello sconosciuto e procedere con gli accertamenti. Dopo circa un anno di indagini, l'uomo è finito in manette.

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