Roma, piccoli criminali crescono con il mito per le famiglie più pericolose

I componenti di una baby gang dicono di appartenere ai clan di Ostia per spaventare e derubare i coetanei. Tre ragazzini sono stati identificati e segnalati alla procura minorile. La loro posizione è ora al vaglio della magistratura

Roma, piccoli criminali crescono con il mito per le famiglie più pericolose

"Vi proteggiamo", assicuravano alle giovani vittime. E poi sottraevano loro soldi, cellulari e giubotti, millantando l'appartenenza alle famiglie criminali di Ostia: una volta gli Spada, l'altra i Casamonica. Finché due studenti di un liceo classico romano, che per ben due volte erano stati minacciati e rapinati dalla baby gang, hanno deciso di sporgere denuncia al commissariato di Spinaceto. Attraverso una serie di accertamenti, gli investigatori sono riusciti ad identificare i presunti autori delle rapine e condotte intimidatorie. Stando a quanto riporta Il Messaggero, si tratta di tre minorenni di cui due con età inferiore ai 14 anni. La loro posizione ora è al vaglio della procura minorile.

Rapine e minacce agli studenti del liceo

Cresciuti, forse, con il "mito" dei clan locali. Al punto da emularne l'atteggiamento e le "modalità operative". E così, i tre ragazzini hanno seminato il terrore tra gli studenti di un liceo classico romano spacciandosi per la nuova generazione degli Spada (o dei Casamonica, a seconda della circostanza). Un'appartenza solo presunta dal momento che non sembrerebbe esservi alcun legame di parentela tra i minorenni in questione e le famiglie malavitose di Ostia. Fatto sta che, con questo espediente, il branco è riuscito a tenere sotto scacco alcuni liceali di un istituto locale.

Il modus operandi

Il modus operandi era sempre lo stesso. I tre ragazzini attendevano gli studenti all'uscita di scuola. Una volta individuate le vittime, si proponevano di offrire loro "protezione". E invece, li rapinavano degli effetti personali: dai giubbini firmati ai soldi. Nel caso specifico dei due studenti, le rapine sarebbero avventute il 7 e l'8 aprile scorsi: gli hanno scucito anche una somma (non meglio precisata) di denaro. Finché le vittime non hanno deciso di denunciare l'accaduto alla polizia.

Le indagini

A disporre gli accertamenti del caso è stato il pubblico ministero minorile. Con le dovute cautele che la circostanza richiede per la giovane età dei ragazzini coinvolti, gli investigatori sono riusciti a identificare i membri della presunta baby gang.

Avrebbero altresì recuperato il giubbotto firmato sottratto ad una delle vittime. Si tratta di tre minorenni, due hanno meno di 14 anni. La loro posizione è al vaglio della magistratura che ora dovrà decidere come procedere sia dal punto amministrativo che penale.

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