La violenza nel campo rom: sassate contro l'eurodeputata leghista

Silvia Sardone e la troupe di Fuori dal coro sono stati aggrediti da un gruppo di giovanissimi rom con mattoni, sassi e acqua durante le riprese

La violenza nel campo rom: sassate contro l'eurodeputata leghista

Mentre il buonismo della sinistra tenta in ogni modo di negare che a Milano esista un problema di sicurezza legato agli stranieri, spesso irregolari, chi davvero vive la città si trova a fare i conti con una situazione di profondo degrado che coinvolge la sfera dell'incolumità personale. I campi rom alla periferia della metropoli sono tra le aree a maggior rischio criminalità, sovente sottratte a qualunque controllo. Qui non si percepisce lo Stato, si vive sospesi in una dimensione in cui vige la legge del più forte e chiunque non sia in linea con le usanze e attitudini di queste persone, rischia la vita se solo prova ad avvicinarsi. Ne sa qualcosa Silvia Sardone, consigliere comunale della Lega ed eurodeputata, che batte spesso il territorio per denunciare le irregolarità e le situazioni borderline.

Di recente è stata accolta da una sassaiola mentre si trovava nel campo di via Monte Bisbino per registrare un servizio tv con la troupe della trasmissione Mediaset Fuori dal coro. "Diversi bambini e adolescenti, aizzati dagli adulti, ci hanno lanciato di tutto: sassi, massi e persino mattoni. I rom ci hanno anche tirato acqua per mandarci via da quello che considerano 'loro proprietà privata'", spiega in una nota l'esponente della Lega, constatando una certa educazione a delinquere. Infatti, la stessa Sardone sottolinea come "spiace constatare, per l’ennesima volta, che i bambini e i ragazzi siano indirizzati agli insulti, alla violenza, all’illegalità e alla delinquenza. In altri contesti questi ragazzi sarebbero stati tolti alle famiglie, dove sono i servizi sociali? Qui un ragazzo di 17 anni, spingendomi, mi ha detto: 'Tanto sono minorenne'".

Si evidenzia un diffuso senso di impunità, soprattutto tra i giovanissimi, e, spiega ancora Sardone, "il modello, non a caso, è la giovane Romina Jovanovic che in soli 25 anni di vita ha collezionato 25 arresti per furti e borseggi sfruttando gravidanze e allattamenti. Qui risiedevano anche numerosi ladri acrobati che svaligiavano gli appartamenti di calciatori e vip". Ma non solo, perché questo è lo stesso campo in cui, durante una visita, Matteo Salvini venne minacciato di morte da una delle sue residenti.

"Monte Bisbino è un covo di educazione all’illegalità, delinquenza e degrado: cosa aspetta il Comune di Milano per chiuderlo una volta per tutte? Zone franche come queste, nel 2023, non possono esistere a Milano", dichiara ancora Silvia Sardone, invitando il sindaco all'azione: "Sala imposti il

navigatore e venga a farsi un giro qui, a due passi dall’area Expo: scoprirà che da queste parti non servono ciclabili o piazze tattiche ma il ripristino delle minime condizioni di vivere civile".

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