La moglie sta per partorire. E il giudice abbandona l'aula

La moglie del giudice stava per partorire: tutti i processi in programma al tribunale di Treviso sono stati annullati

La moglie sta per partorire. E il giudice abbandona l'aula

La moglie sta per partorire e il giudice abbandona frettolosamente l'aula per raggiungerla in ospedale e assistere alla nascita del figlio. Il singolare fuori programma, che ha di fatto interrotto il regolare svolgimento dei processi in programma, si è verificato al tribunale di Treviso durante la giornata dello scorso martedì 4 aprile.

Tutto questo proprio mentre i tre giudici del collegio si trovavano impegnati ad affrontare in aula un delicatissimo caso di violenza domestica su due minorenni. Una donna di 35 anni di età era stata denunciata dal marito, successivamente riappacificatasi col convivente, per aver usato violenza sui figli della coppia. All'epoca dei fatti, ovvero nel 2020, i bambini avevano rispettivamente 14 e 7 anni.

L'uomo stava ricostruendo i dettagli dell'accaduto, e aveva appena iniziato a leggere i messaggi in cui il figlio 14enne gli chiedeva aiuto, quando si è verificata l'inattesa interruzione. Il giudice Alberto Fraccalvieri ha preso in mano il proprio cellulare per poi mostrare il contenuto di un messaggio direttamente al presidente del collegio giudicante, Umberto Donà. Per lui la necessità impellente di lasciare l'aula e correre via per raggiungere l'ospedale.

Fortunatamente non si trattava di una tragica urgenza ma di una lieta novella, che il presidente del collegio giudicante si è sentito in dovere di condividere coi presenti per giustificare l'annullamento del procedimento in corso. "Scusate ma il collega deve andare via perché è arrivata un’ottima notizia: sta per diventare papà per la seconda volta", ha spiegato Umberto Donà per giustificare l'improvvisa assenza del collega. Alberto Fraccalvieri si è messo quindi al volante della propria auto per raggiungere l'ospedale e stare al fianco della moglie, riuscendo ad assistere al parto, che è avvenuto all'incirca una mezzora dopo l'abbandono dell'aula.

Chiaro che l'assenza improvvisa del terzo giudice del collegio ha comportato l'annullamento di tutti i processi in programma per quella giornata, che sono stati quindi rinviati a data da destinarsi.

Come riportato da Prima Treviso, tra questi procedimenti ve n'era uno particolarmente delicato, in cui il sacerdote 47enne ex parroco di Santa Giustina e Val Lapisina don Federico De Bianchi doveva difendersi dalla gravissima accusa di violenza sessuale esercitata nei confronti di quattro giovani affetti da disturbi di natura psichiatrica.

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