“C’è il pericolo concreto che possa fuggire”. Lo scrive il gip di Latina Giuseppe Cario nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Christian Sodano, il finanziere 27enne che ha ammesso di aver ucciso la madre e la sorella della fidanzata martedì scorso a Cisterna. E il motivo per il quale il giudice scrive questa frase ha del clamoroso: ad un posto di blocco subito dopo i delitti, Sodano fu lasciato andare senza che confessasse quel che aveva fatto.
La fuga ad alta velocità dal luogo della strage
L’ordinanza con cui il giudice ha confermato il carcere per Christian Sodano torna indietro al tardo pomeriggio di martedì 13 febbraio, pochi minuti dopo che in via Monti Lepini si era consumata la mattanza di Renée Amato e Nicoletta Zomparelli, sorella e madre della ex fidanzata di Sodano, Desyree Amato. Il ragazzo sale a bordo della sua Audi A3 e si dirige ad alta velocità verso Latina. Sulla strada, a nemmeno un chilometro dalla villetta, c’è un posto di blocco dei carabinieri. I militari vedono arrivare l’Audi ad alta velocità e fanno segno con la paletta per fermarla. Sodano rallenta e accosta, abbassa il finestrino e mostra il tesserino della finanza. I carabinieri, in quel momento ignari di quanto accaduto, lo lasciano andare ammonendolo di fare piano. Nell’ordinanza si legge che se Sodano avesse voluto, avrebbe potuto consegnarsi in quel momento. Una circostanza che ha indotto il gip a ritenere concreto il pericolo di fuga e a considerare la custodia cautelare in carcere come l’unica misura adeguata alla posizione del ventisettenne. Il ragazzo attualmente si trova ancora in isolamento presso la casa circondariale di Latina, ma procura e squadra mobile hanno chiesto al dipartimento che gestisce le carceri il suo trasferimento in un carcere militare in quanto si teme per la sua incolumità.
Le minacce negli sms di Sodano a Desyree
Contro Sodano sono emersi anche i contenuti di alcuni messaggi inviati alla fidanzata Desyree Amato nei giorni precedenti al duplice femminicidio. “Se mi lasci farò del male alla tua famiglia, ti farò provare lo stesso dolore che provo io”, aveva scritto il finanziere. Col senno di poi, parole inquietanti.
Il giovane davanti al gip ha scelto di non rispondere alle domande, rimandando a quanto dichiarato al pubblico ministero Valerio De Luca dopo l’arresto. La procura di Latina contesta a Sodano il duplice delitto volontario. Non vengono invece contestati né il tentato omicidio della fidanzata né la premeditazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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