Gli uomini della polizia di Stato, impegnati in un'operazione finalizzata al contrasto, alla prevenzione e alla repressione delle corse clandestine di cavalli e dei combattimenti tra cani, hanno smantellato un'attività operativa territorio della provincia di Caltanissetta. Nel corso di queste verifiche gli uomini in divisa sono riusciti a individuare alcune stalle abusive destinate all'allevamento di equini e a riscontrare delle gravissime condizioni di maltrattamento e malnutrimento ai danni di una dozzina di cani."Tre meticci, due di grosse dimensioni e uno di piccola taglia, erano assicurati ad una catena e non potevano percorrere più di qualche metro; nove cani, probabilmente allevati per la caccia erano chiusi a chiave in un box abusivo", hanno raccontato dopo il loro intervento i soccorritori
Gli animali sono stati trovati in condizione di malnutrimento, strategia in genere usata nel periodo di caccia con l'obiettivo di aumentare il rendimento per la ricerca delle prede, nonché di ipotermia. Oltre a ciò gli animali erano costretti a vivere tra i propri escrementi in gabbie di piccole dimensioni collocate all'interno di un fabbricato abusivo privo delle basilari condizioni igieniche e in assenza di luce quasi totale.
Messo alle strette dai poliziotti, il responsabile ha tentato di negare ogni responsabilità, ma il ritrovamento di un mazzo di chiavi all'interno della sua auto ha dimostrato in modo incontrovertibile che di quegli ambienti l'uomo aveva la piena disponibilità: per questo motivo risulta ora indagato per maltrattamento di animali.
Dopo aver fatto arieggiare i locali prima di intervenire,"in quanto l’odore nauseabondo non permetteva di operare in condizioni di sicurezza per la salute dei poliziotti", i cani sono stati tutti liberati e tratti in salvo da quelle condizioni disumane, sfamati e quindi "trasferiti presso il Commissariato di P.S. di Niscemi da una ditta specializzata in recupero di animali".
Sarà ora compito dei veterinari di un centro specializzato convenzionato con il Comune di Niscemi prendersi cura degli animali e di cercare di evitare conseguenze permanenti per la loro salute.
"La Squadra Mobile, unitamente al Commissariato di P.S. di Niscemi e ai veterinari dell’ASP hanno trasmesso una denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Gela che valuterà la notizia di reato", spiegano gli inquirenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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