Rissa sulle lingue a Bolzano, l’assessore comunale alla scuola getta benzina sul fuoco. Nelle ultime ore si è riacceso il dibattito sul tema grazie alla proposta lanciata da Johanna Ramoser, esponente di spicco della Suedtiroler Volkspartei: gli studenti del gruppo linguistico italiano, per accedere alle classi delle scuole in lingua tedesca, dovranno sostenere un test d'ingresso. Una visione perentoria – “non è una questione etnica ma un problema quotidiano che deve essere risolto” – contrastata con forza dagli altri partiti.
Il tema dei gruppi linguistici a Bolzano è particolarmente sentito per quanto concerne la scuola. Negli anni Settanta e Ottanta era prevista una selezione per l’accesso negli istituti di lingua tedesca. Ora, secondo la Ramoser, diversi genitori protestano perché nelle classi si parla troppo in italiano. Un problema che va risolto in maniera netta secondo l’assessore in quota Svp, pronta a contattare gli assessori provinciali alla scuola dei due gruppi linguistici per programmare i test d'ingresso.
"La lingua tedesca va garantita nelle scuole di lingua tedesca dove ci sono sempre più classi con bambini che parlano solo l'italiano e quindi gli insegnanti rallentano i programmi perchè devono prima insegnare la lingua. Non è una questione etnica ma un problema quotidiano che deve essere risolto", le parole della Ramoser ai microfoni dell’Agi. In alcune classi ci sono bambini italiani e stranieri che non conoscono il tedesco è questo è un problema enorme, ha aggiunto: “Non ha senso mandare alla scuole tedesche bambini che non conoscono la lingua e questo i genitori non lo vogliono capire. Prima si studia la lingua e poi si va a lezione in quella lingua”. Un altro problema, ancora, è che nelle scuole non si parla più la lingua originale, l’Hochdeutsch, ma quasi unicamente il dialetto: “Nelle vallate dell'Alto Adige il livello di conoscenza della lingua italiana è molto basso e anche questo è un problema”.
La proposta dell’assessore alla scuola di Bolzano ha sollevato un polverone, la proposta di un test d’ingresso per gli studenti italiani è assolutamente surreale secondo la Lega. L’assessore provinciale in lingua italiana Giuliano Vettorato ha ricordato che “c'è una Costituzione italiana che deve essere rispettata e l'articolo 19 dello Statuto d'autonomia indica che l'iscrizione di un alunno alle scuole della provincia di Bolzano avviene su istanza della famiglia senza nessun filtro”.
Lo Statuto è a tutela dei gruppi linguistici, ha proseguito l’esponente del Carroccio:“A Bolzano il Comune ha predisposto lo stradario dove il ragazzo deve andare nella scuola più vicina a dove risiede. In Alto Adige gli istituti in lingua italiana sono frequentati dal 22% di stranieri e quelli tedeschi dall'8%. Dico all'assessora che per la didattica si occupano le sovrintendenze”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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