Truffa della voce clonata a Treviso: così hanno portato via tutto a un'anziana

La donna credeva che quella al telefono fosse sua figlia, ma si trattava di una voce clonata con l'intelligenza artificiale. Ecco che cosa è successo

Truffa della voce clonata a Treviso: così hanno portato via tutto a un'anziana
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Era convinta che quella al telefono fosse sua figlia, e invece si trattava di una voce clonata usata dai truffatori per metterla in trappola. Così una signora anziana di Treviso ha ceduto tutti i suoi averi a dei criminali. Vittima di questo spregevole tranello è l'84enne Luciana Gaiotto, finita nel mirino di una banda di malviventi senza alcuno scrupolo.

Tutto è partito da una telefonata ricevuta dalla signora. Dall'altro capo del telefono quella che pareva a tutti gli effetti sua figlia stava piangendo e sembrava in preda all'angoscia. In lacrime, la presunta figlia raccontava che il marito era appena rimasto coinvolto in un incidente e supplicava la madre di aiutarla per affrontare le spese. Avvertendo quelle parole, e sentendo l'amata figlia così disperata, la signora Luciana non ha esitato un istante, acconsentendo a fare la propria parte. Non poteva certo immaginare che quella fosse una voce ricostruita mediante intelligenza artificiale.

Una volta raggirata l'84enne, i truffatori sono passati alla fase due del piano, ossia chiedere alla donna di consegnare quanto aveva a una persona di fiducia inviata dalla sedicente figlia. Ed è stato così che la donna ha affidato gioielli e denaro nelle mani di un criminale, che l'ha privata di un totale di circa 30mila euro.

Purtroppo si tratta di una truffa che sta prendendo sempre più piede. L'intelligenza artificiale permette di campionare la voce, e di impostarne addirittura il tono. Non è facile rendersi conto dell'inganno.

Compreso l'accaduto, madre e figlia si sono poi rivolte alle forze dell'ordine, e lunedì scorso i carabinieri sono riusciti a rintracciare e arrestare un 55enne campano che aveva una base nella provincia di Venezia. La testimonianza di Luciana Gaiotto è stata fondamentale per la cattura del malvivente, che si era recentemente reso autore di un raggiro anche nei confronti di un 93enne di Zero Branco (Treviso). Gli uomini dell'Arma si sono serviti delle immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza per identificare il 55enne. Nel corso della perquisizione presso l'alloggio del malvivente sono stati rinvenuti circa 40mila euro in contanti.

"Mi sono sentita tradita, umiliata, volevo sprofondare sottoterra per la vergogna di aver subito questo affronto in casa mia", ha dichiarato la signora Luciana Gaiotto ai microfoni del Corriere. Purtroppo questo genere di truffe sono sempre più frequenti, e bisogna fare molta attenzione. "Non sono fatte a caso.

C'è una struttura che è incaricata di fare le telefonate e quindi di selezionare le vittime, poi ci sono coloro che si occupano della raccolta della cosiddetta cauzione e quindi di raccogliere il maltolto e di andare nelle case degli anziani portandoli spesso a uno stato di prostrazione morale tale da poter poi consentire di acquisire gli ori e il denaro", ha spiegato Stefano Mazzanti, comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Treviso.

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