Il recente raid degli attivisti di Ultima Generazione a Milano ha avuto conseguenze ben più serie di quelle attese. Sembra infatti che i lavori di pulizia dell'Arco della Pace, una delle bellezze del capoluogo meneghino, saranno decisamenti onerosi. Per poter riportare la struttura architettonica al suo splendore, infatti, serviranno interventi mirati e costosi, proprio come è accaduto alla statua equestre di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo.
I danni degli eco-vandali
Purtroppo ci risiamo, e farne le spese, come sempre, sono i beni culturali che vengono costantemente presi di mira dagli attivisti. Anche per l'Arco della Pace di Milano, monumento neoclassico costruito nell'Ottocento per commemorare la pace tra le nazioni dopo il Congresso di Vienna del 1815, sarà necessaria una spesa ingente per ottenere un completo recupero.
Gli eco-vandali, infatti, hanno utilizzato una vernice arancione che ha imbrattato il marmo, per la precisione la zona dei bassorielievi in cui sono raffigurate alcune delle battaglie più famose del XIX secolo.Per rimuovere la vernice sarà necessario un intervento mirato e, allo stesso tempo, rispettoso del materiale.
"Purtroppo in seguito ad un'analisi più approfondita e al sopralluogo avvenuto nel pomeriggio di oggi all'Arco della Pace, a cui hanno partecipato gli uffici della soprintendenza della Città metropolitana di Milano e i tecnici del Nuir del Comune di Milano, è emersa la necessità di un accurato intervento di restauro per rimuovere la vernice dalle superfici del monumento", ha fatto sapere oggi il Comune di Milano, come riportato da Il Giorno. "Contrariamente ad alcune prime valutazioni non sarà quindi possibile procedere con un semplice intervento di idropulizia. Come previsto sarà la soprintendenza di Milano a gestire le operazioni di pulizia e restauro dell'Arco della Pace".
La rabbia dei cittadini
Sono sempre più stufi i cittadini che vedono le meraviglie della propria città deturpate dagli attivisti. I rappresentanti di Ultima Generazione sono convinti delle loro idee, e credono di poter risvegliare le coscienze e portare l'attenzione sui problemi climatici imbrattando opere famose che però rappresentano le radici e l'orgoglio di una popolazione.
Durante il blitz di ieri pomeriggio, sono stati in tanti a riprendere gli
attivisti, urlando "Vergogna!" e invitandoli ad andarsene e a trovarsi un lavoro. Alla fine sono intervenuti gli agenti della questura, che hanno trattenuto sette militanti, sia ragazzi che ragazze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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