Omicidio di Ancora, il giallo del braccialetto elettronico: "Perché non ha funzionato?"

A Franco Panariello era stato vietato di avvicinarsi alla ex moglie. Sabato notte, quando la ha ammazzata, il dispositivo non ha funzionato

Concetta Marruocco (la vittima) e Franco Panariello
Concetta Marruocco (la vittima) e Franco Panariello
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Ci sono ancora molti punti oscuri sull'omicidio di Concetta Marruocco, l'infermiera di 53 anni uccisa con 15 coltellate dall'ex marito, Franco Panariello, a Cerreto d'Esi in provincia di Ancona. Al killer, un operaio metalmeccanico, era stato imposto il divieto di avvicinamento alla donna e l'obbligo del braccialetto elettronico. Ma sabato notte, quanto si è consumato il delitto, non è arrivato nessun segnale di alert alle forze dell'ordine. "Non sappiamo perché non abbia funzionato il braccialetto elettronico. In ogni caso una cosa grave, perché questo tragico epilogo si poteva evitare", spiega l'avvocato Benvenuto Ruggero, legale dell'indagato, al Corriere della Sera.

Il giallo del braccialetto elettronico

Concetta Marruocco e il marito si stavano separando. Lei lo aveva denunciato dopo aver subito per oltre vent'anni violenze, botte e soprusi di ogni genere. Accuse confermate anche durante l'ultima udienza del processo che vede imputato Panariello per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Non solo. A seguito della denuncia, all'uomo era stato imposto il divieto di avvicinato alla ex moglie e l'obbligo del braccialetto. Sta di fatto che, alla luce del drammatico epilogo, qualcosa deve essere andato storto. "Alle forze dell'ordine non è arrivato alcun segnale di allarme dal braccialetto elettronico", dicono i carabinieri. L'ipotesi è che il dispositivo, per motivi ancora da accertare, potrebbe non aver funzionato o essere stato manomesso. In ogni caso, come ha confermato anche il legale del 55enne, qualcosa non torna. In linea teorica, infatti, se il soggetto destinatario della misura di sicurezza prova a rimuovere o danneggiare l'apparecchio - generalmente si indossa come una cavigliera e può toglierlo solo l'autorità pubblica - scatta l'allarme. Allora perché sabato notte non è arrivato alcun segnale alla centrale operativa del 112?

La denuncia del centro antiviolenza

Il centro antiviolenza che assisteva Concetta Marruocco parla di "femminicidio annunciato" prospettando, se è possibile, uno scenario ancor più drammatico. "Panariello - denuncia lo sportello antiviolenza Artemisia - era sottoposto a misura cautelare con l'applicazione del braccialetto. Misura cautelare che più volte era stata violata, senza che venissero prese altre misure più restrittive". Circostanza, anche questa, che dovrà essere verificata. Mentre non sembrano esserci dubbi sulla dinamica dell'omicidio né sul movente. Attorno alle ore 3 di sabato notte, Panariello si è introdotto a casa della ex moglie armato con un coltello da cucina. Ha svegliato la 53enne che dormiva in camera da letto e, al culmine di un'accesa discussione, si è accanito su di lei con 15 coltellate. Poi ha ordinato alla figlia 16enne di allertare il 112: "Ho fatto un casino, l'ho uccisa", sono state le sue parole.

Le botte e i maltrattamenti

Per ben vent'anni la 53enne ha subito violenze dal marito. Botte, bottigliate in faccia, mobili fatti a pezzi e scatti d'ira incontrollati erano di routine tra le mura di casa. Nel 2004 Concetta Marruocco era finita in ospedale per un trauma cranico. Stando a quanto riporta il Resto del Carlino, nell'udienza dello scorso settembre la donna aveva riferito anche di aver subito violenza sessuale dal marito "soprattutto quando beveva - le parole della vittima - perché lui doveva sfogarsi e diceva che io dovevo soddisfarlo". E ancora, in riferiferimento a un episodio del 28 febbraio scorso, Marruocco aveva raccontato: "Dopo un litigio per dei farmaci da dare a nostra figlia – ha raccontato la donna –lui mi ha messo le mani al collo e mi ha sbattuto contro l’armadio. È intervenuta mia figlia che si è presa un calcio al piede riportando una frattura. Ripeteva: 'Questa è casa mia, qui comando io, te ne devi andare via'".

La donna aveva detto anche che il marito, nel 2008, l’avrebbe costretta ad abortire. Le violenze sessuali, invece, sarebbero iniziate l’anno scorso quando l’uomo avrebbe iniziato a bere. Sabato notte il tragico epilogo.

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