Botte, sassate e bottigliate in testa alla compagna: la furia dello straniero

Un trentenne straniero, pregiudicato, è stato arrestato nelle scorse ore a Genova: è accusato di aver massacrato di botte l'ormai ex-fidanzata dopo essersi ubriacato, riducendola in fin di vita

Botte, sassate e bottigliate in testa alla compagna: la furia dello straniero
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Da ubriaco, aveva messo le mani addosso alla compagna, massacrandola di botte sino a ridurla in fin di vita. E dopo esser stato denunciato, nelle scorse ore è anche finito in carcere: a seguito degli accertamenti condotti in un secondo momento sul suo conto, è emerso un precedente penale per un altro reato commesso nei confronti della stessa donna. Protagonista della vicenda che arriva da Genova è un cittadino extracomunitario di circa 30 anni (con alle spalle alcuni precedenti) denunciato in un primo momento per lesioni aggravate, atti osceni e violenza privata. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, i fatti in questione si sarebbero svolti nei giorni scorsi in uno spazio verde situato a nella frazione genovese di Pegli, dove i due si erano recati per una grigliata in compagnia di alcuni amici.

Una giornata di svago, che a quanto sembra ha però rischiato seriamente di trasformarsi in tragedia. Non sono ancora del tutto chiari i motivi che hanno spinto il trentenne ad aggredire la fidanzata, una donna di 41 anni. Lo straniero era a quanto pare su di giri, dopo aver assunto bevande alcoliche in quantità. A quel punto, avrebbe iniziato a discutere con lei, dando origine ad una lite fattasi via via sempre più accesa. E sarebbe quindi passato dalle parole ai fatti, prendendo la quarantenne a calci e pugni e spaccandole in testa una bottiglia di vetro. Secondo alcuni testimoni, dopo le botte l'avrebbe anche presa a sassate, gettando poi i suoi documenti in un torrente che scorreva nelle vicinanze. Di certo c'è che quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto, la vittima giaceva a terra ferita e in stato di semi-incoscienza. A seguito dell'aggressione, è stata trasportata in ambulanza all'ospedale.

Dopo un breve periodo trascorso nel reparto di rianimazione, le sue condizioni di salute apparirebbero oggi in miglioramento e non sarebbe più in pericolo di vita. Anche lo straniero è stato medicato dal personale, in quanto presentava alcune ferite. E visto che l'aggredita non aveva sporto denuncia, l'aggressore (che si era poi messo ad orinare davanti ai poliziotti, a quanto pare) era come detto stato inizialmente denunciato a piede libero. Ulteriori controlli effettuati dagli esponenti delle forze dell'ordine nei giorni successivi avrebbero tuttavia permesso di accertare come l'uomo fosse in affidamento in prova, a seguito di una rapina che avrebbe commesso in precedenza.

Un elemento che ha contribuito ad aggravare il quadro accusatorio, al pari di un altro reato ai danni dell'ex-compagna del quale si sarebbe resto protagonista in passato. E su queste basi, lo straniero è infine finito in manette.

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