Loris Bianchi: "Non sono io quello della Cam 3". Cosa non torna nell'omicidio di Pierina Paganelli

È cruciale capire chi è passato davanti alla Cam 3 la sera dell’omicidio di Pierina Paganelli: il destino di Louis Dassilva è nelle immagini

Screen "Chi l'ha visto?"
Screen "Chi l'ha visto?"
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Chi è l’uomo che passa davanti alla Cam 3 del condominio di via del Ciclamino a Rimini la sera dell’omicidio di Pierina Paganelli, ovvero il 3 ottobre 2023 alle 22.17? Quelle immagini potrebbero essere cruciali per risolvere il giallo o per far ritornare gli investigatori al punto di partenza.

Si tratta di Louis Dassilva, il vicino indagato e in custodia cautelare dalla scorsa estate? Oppure si tratta di un altro vicino, Emanuele Neri, che si è sempre riconosciuto nelle immagini e nulla ha a che fare, neppure in via ipotetica, con il delitto? È questo secondo caso che riporterebbe gli inquirenti all’inizio. Tertium non datur, anche se dopo la puntata di “Chi l’ha visto?” della scorsa settimana, la fantasia di spettatori e utenti social si è scatenata.

Durante la trasmissione hanno fatto vedere infatti un lavoro di ricostruzione condotto volontariamente dall’esperto di vfx Daniele Auber sulle immagini della Cam 3: quei frame sembravano escludere si trattasse di Dassilva o comunque fossero troppo poco per risalire all’identità degli individui. Però alcuni spettatori sembrano aver scorto una bandana, e sui social c’è chi ha puntato il dito contro Loris Bianchi, fratello di Manuela, ovvero la nuora di Pierina Paganelli.

Loris Bianchi ha fatto sapere attraverso il suo consulente Davide Barzan che non solo la t-shirt che indossava la sera del delitto - immortalata nelle immagini della sorella Manuela Bianchi in casa - forse non aveva la scritta dietro le spalle, come si vede nel passaggio della Cam 3, ma è anche stata già sequestrata a suo tempo dagli inquirenti. Inoltre, Loris Bianchi ha un alibi dato dalla sorella e dalle foto in casa, per cui l’uomo sarebbe stato nella dimora della parente durante e dopo l’omicidio di Pierina Paganelli.

C’è un bar di fronte all’uscita del condominio di via del Ciclamino: il barista, che ha chiuso intorno all’orario del passaggio di fronte alla Cam 3, ha affermato a “Chi l’ha visto?” di non aver visto Louis Dassilva quel 3 ottobre. Non solo: sostiene che, in quanto a corporatura, potrebbe trattarsi davvero di Emanuele Neri, che invece era al locale.

La trasmissione di Rai 3 ha notato però che esiste anche una Cam 1 che potrebbe essere risolutiva e che potrebbe aver inquadrato l’ombra dell’uomo ripreso dalla Cam 3. Attualmente le telecamere della farmacia vicino all’ingresso condominiale sono state riposizionate, ma dovrebbero essere ricollocate come quella sera nel caso gli inquirenti svolgano l’atteso esperimento giudiziale, riprendendo le camminate di Dassilva e Neri per metterle a confronto. Saranno fondamentali le differenze di altezza, colore della pelle e andatura: inoltre gli investigatori hanno sequestrato alcune magliette di Dassilva con il logo del posto di lavoro per utilizzarle nell’esperimento, mentre Neri ha fornito quella che indossava il 3 ottobre.

Per il momento la Cassazione deve ancora prendere posizione sulla possibile scarcerazione di Dassilva. Ma intanto non solo emergono nuovi documenti - come la ripresa di Neri che passa di fronte alla Cam 3 a fine settembre 2023 - ma si dovrà lavorare anche sulla ricostruzione.

Non solo dai video giungono infatti dettagli importanti: la videosorveglianza ha catturato le grida di Pierina Paganelli e pochissimo il rumore di quella che sembra una porta basculante del garage. C’era qualcun altro quella sera nelle vicinanze?

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