Pierina, l'uomo in Cam3 e le chiavi. Un video può scagionare l'unico sospettato

Uno spettatore dagli Stati Uniti invia una suggestione: con i visual effects ha provato a scoprire la sagoma dell’uomo inquadrato dopo l’omicidio di Pierina Paganelli

Screen "Chi l'ha visto?"
Screen "Chi l'ha visto?"
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Chi è l’uomo inquadrato dalla Cam 3 della videosorveglianza della farmacia in via del Ciclamino a Rimini la sera dell’omicidio di Pierina Paganelli? È una domanda cruciale per gli inquirenti, che hanno disposto un incidente probatorio ad hoc per comprendere se la persona inquadrata possa essere o no l’unico indagato per il delitto del 3 ottobre 2023 Louis Dassilva. Quest’ultimo è in custodia cautelare in carcere dalla scorsa estate.

A “Chi l’ha visto?” ha inviato una suggestione interessante un telespettatore, Daniele Auber, esperto di vfx a Hollywood, che già in un’altra occasione - il giallo di Liliana Resinovich - ricorse alla sua arte per provare individuare la persona inquadrata da una telecamera di videosorveglianza. Auber ha chiesto alla trasmissione il filmato con la migliore risoluzione a disposizione, selezionando le parti dei fotogrammi in cui si vede l’attraversamento e sovrapponendoli.

Mi sono reso conto che, se guardiamo bene, questi fotogrammi suggeriscono qualcosa. Qui per esempio si vede un po’ di forma della testa dell’uomo, del volto, del copricapo di questo individuo. In questo fotogramma vediamo un po’ la nuca, l’occhiale e così via. Ogni frame, in qualche modo, suggerisce una piccola porzione, che può essere un tassello per comporre un’immagine più completa di questo personaggio”, ha spiegato in un video inviato a Rai 3.

Il risultato sembra escludere si possa trattare di Dassilva, sebbene sembra impossibile scorgere il colore della pelle dell’uomo inquadrato, un dettaglio su cui gli inquirenti insistono dalla scorsa estate. Tuttavia questa suggestione, seppur interessante, non può essere usata ai fini delle indagini, perché le analisi possono avvenire solo sul file originale e senza modificare alcunché. In una recente intervista rilasciata a IlGiornale, l’informatica Sara Capoccitti ha infatti chiarito: “Se sto facendo un’analisi, non posso alterare il dato, ho il dovere di mantenere integri i dati per tutta l’analisi”. Quindi in ogni caso si dovrà attendere l’incidente probatorio o l’eventuale analisi della procura sul file originale per poter comprendere meglio e di più.

C’è però un altro dettaglio mai emerso nell’omicidio di Pierina Paganelli.

Tra i reperti consegnati al professor Emiliano Giardina per la perizia, non figurano le chiavi della donna, che, secondo il gip, la vittima avrebbe avuto in mano. Si tratta di un mazzo di chiavi di casa, alle quali è appeso anche il telecomando del cancello automatico. Paganelli potrebbe aver cercato di difendersi con le chiavi? E perché non sono tra i reperti?

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