Da Milano a Modena in treno per rubare in ospedale: la tecnica dello straniero

Un africano di trentadue anni è finito in manette per furto aggravato. Secondo gli inquirenti, si sarebbe spostato in quattro diverse occasioni da Milano (dove risiedeva) a Modena in treno, per derubare medici, infermieri e pazienti del policlinico modenese

Una volante della polizia a Modena
Una volante della polizia a Modena

Prendeva di tanto in tanto il treno da Milano, dove risiedeva, per scendere a Modena. Solo che una volta giunto nella città emiliana, passava al setaccio l'ospedale locale per arraffare denaro ed oggetti di valore, prima di rientrare in Lombardia. Queste le accuse mosse ad un uomo di 32 anni originario del Ghana, che è finito in manette e dovrà adesso rispondere dei reati di furto aggravato ed indebito utilizzo di carta di credito. Stando a quanto riportato dai media locali, non si tratterebbe di un caso isolato ma di un vero e proprio modus operandi che gli avrebbe consentito di mettere a segno quattro differenti colpi in altrettanti giorni, a partire dallo scorso luglio.

La ricostruzione degli investigatori

In base alla ricostruzione degli inquirenti, lo straniero avrebbe messo a punto un sistema collaudato: partiva nella prima mattina da una delle stazioni ferroviarie del capoluogo lombardo, scendendo alla stazione di Modena. Qui avrebbe sfruttato la relativa vicinanza dello snodo ferroviario al policlinico, che avrebbe reputato il luogo ideale per mettere a segno qualche colpo senza troppe difficoltà. Approfittando quindi della calca, vi si sarebbe introdotto in almeno quattro diverse occasioni, cambiando ogni volta bersaglio. Di solito, sempre secondo gli investigatori, setacciava le camere dei pazienti ricoverati agendo quando questi ultimi si trovavano magari in sala operatoria, facendo man bassa di portafogli ed effetti personali. Ma in altri casi avrebbe preso di mira anche medici ed infermieri: avrebbe infatti forzato gli armadietti degli spogliatoi, portando via contanti e carte di credito. Dopo aver portato a termine ogni azione, si recava presso alcune attività commerciali della zona, dove avrebbe speso parte della refurtiva.

E prima di sera, tornava in stazione per prendere il treno per Milano, facendo così perdere le proprie tracce. Uno stratagemma che avrebbe funzionato per qualche mese, visto che la polizia gli contesta come detto almeno quattro atti predatori compiuti con la medesima modalità sull'asse Milano - Modena. A "tradirlo" sarebbero state in primis le varie denunce presentate dai derubati, che hanno messo i poliziotti sulle sue tracce. Gli agenti avrebbero poi utilizzato ai fini dell'indagine i filmati girati dalle telecamere del circuito di videosorveglianza dell'area, alla ricerca di indizi utili. E proprio grazie a queste immagini sarebbero riusciti a risalire all'identità dell'africano.

Sino all'operazione condotta nelle scorse ore: a seguito dell'ennesimo furto, il trentaduenne è stato intercettato alla stazione di Modena, mentre aspettava il treno. Ed è stato quindi tratto in arresto, in attesa del processo.

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