Il 4 gennaio "ci sarà l'ispezione sui vestiti e i risultati di alcune analisi come il segnale trovato sul collo" di Saman Abbas. Lo ha detto l'avvocato Barbara Iannuccelli, dell'Associazione Penelope, nel corso di un intervento al programma televisivo "Prisma", condotta dai giornalisti Annalisa Colavito e Andrea Mollas sulle frequenze di Cusano Italia Tv.
L'autopsia sul corpo di Saman
Sono ancora in corso gli accertamenti cadaverici sui resti umani rinvenuti in un casolare diroccato di Novellara, a pochi passi dall'abitazione in cui viveva la famiglia Abbas, lo scorso 18 novembre. La procura ritiene "altamente probabile" che si tratti di Saman anche se per fugare ogni dubbio bisognerà attendere l'esito di tutti gli esami autoptici. In primis, il test del Dna e poi i restanti altri affidati dalla Procura di Reggio Emilia a due periti d'eccezione: l’anatomopatologa forense Cristina Cattaneo e all'archeologo Dominic Salsarola. "Io personalmente con il mio staff tecnico e medico criminale e criminalista abbiamo partecipato a sette ore di autopsia all'istituto di medicina legale di Milano e mi sono trovata a cospetto di Saman. - ha raccontato l'avvocato Iannuccelli - Il mio interesse era quello di fare giustizia. La scorsa volta abbiamo fatto l'ispezione esterna e ora il 4 gennaio ci sarà l'ispezione sui vestiti e i risultati di alcune analisi come il segnale trovato sul collo".
I dubbi sul padre di Saman
Il prossimo 10 febbraio si svolgerà la prima udienza del processo a carico dei 5 familiari di Saman - il padre, la madre, lo zio Danish Hasnain e i due cuigini (Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz) - accusati di omicidio premeditato, sequestro di persona e soppressione di cadavere. A meno di colpi di scena, è molto improbabile che tutti gli imputati saranno presenti in aula. L'estradizione di Shabbar Abbas, detenuto nel carcere di Islamabad da circa 2 mesi, è in bilico per via di alcuni "cavilli" burocratici. "Credo che non lo vedremo mai in Italia, spero di essere smentita, perché non ci sono patti e un diritto è tutto rimesso alla discrezionalità del Pakistan ed è diventata una farsa.
- ha spiegato Barbara Iannuccelli - penso che il padre non verrà mai estradato e ricordiamo che l'unica cosa che il Paese può aver analizzato è il video che viene fermato dalla mamma e poi un'intercettazione in cui dice di aver ucciso la figlia ma in Pakistan uccidere la figlia per un motivo di onore è un motivo di vanto".
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