"Non li vedremo mai più". Saman e l'estradizione impossibile

I dubbi sull'estradizione di Shabbar Abbas: "Devono trovare riscontri oggettivi". Oggi Saman avrebbe compiuto 20 anni

"Non li vedremo mai più". Saman e l'estradizione impossibile

"Non penso che vedremo mai in Italia i genitori di Saman Abbas". Lo dice a Il Resto del Carlino Barbara Iannuccelli, l'avvocato dell'associazione Penelope, ammessa parte civile al processo per il presunto omicidio - pare un "delitto d'onore" - della 18enne pakistana residente a Novellara. L'udienza per decidere sull'estradizione di Shabbar Abbas è stata rinviata per la quarta volta mentre Nazia Shaheen, la madre della ragazza, è ancora latitante.

Il nodo sull'estradizione di Saman Abbas

Il 10 febbraio 2023, a Reggio Emilia, comincerà il processo per i cinque familiari di Saman - il padre, la madre, lo zio Danish Hasnain e due cugini ( Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz) - accusati di omicidio premeditato, sequestro di persona e soppressione di cadavere. Al netto di eventuali colpi di scena, sembra altamente improbabile che tutti e cinque gli imputati saranno presenti in aula. Anzi. L'estradizione di Shabbar Abbas, oggi più che mai, è in bilico. Il 46enne è stato arrestato nel Punjab, in Pakistan, lo scorso 15 novembre e consegnato alle autorità del Paese in virtù del mandato internazionale di cattura emesso nei suoi cofronti. Spetta quindi ai giudici del tribunale di Islamabad decidere sull'estradizione ma l'udienza è stata rinviata per la quarta volta. Come ben ricorda il giornalista Daniele Petrone sull'edizione odierna de Il Resto del Carlino, l'ordinamento giuridico pakistano prevede che "i termini per l'estradizione scadano due mesi dopo l'arresto". La data della prossima udienza è stata fissata al 10 gennaio: l'ultimo termine utile per concludere la procedura.

La latitanza di Nazia Shaheen

Tra gli imputati al processo per il presunto omicidio di Saman c'è anche Nazia Shaheen, la madre della ragazza. Di lei non si hanno più notizie da quando, pochi giorni dopo l'ipotetico delitto, lasciò l'Italia per tornare in patria assieme al marito. Secondo le ultime indiscrizione, la donna si troverebbe nel Punjab, dove godrebbe della "protezione" di un fratello poliziotto. Interrogato sui fatti, Shabbar ha detto di "non sapere" se la moglie si trovi in Pakistan o meno. Fatto sta che la 47enne è ancora latitante e, a conti fatti, difficilmente sarà in aula quando comincerà il processo. "Non penso vedremo mai in Italia i genitori di Saman", dice l'avvocato Barbara Iannuccelli. Poi su Shabbar: "Tutti danno per provata la responsabilità del padre di Saman, sulla base delle intercettazioni. - afferma -Ma queste, da sole, non bastano".

La cittadinanza per Saman

Oggi Saman Abbas avrebbe compiuto 20 anni. In memoria della ragazza, il Comune di Novellara ha allestito una cassetta per raccogliere lettere dedicate a lei.

Quanto alla richiesta di conferimento della cittadinanza italiana - proposta lanciata dal diretto di Qn, Agnese Pini, e accolta dall'amministrazione locale - bisognerà aspettare dopo il Natale. "Manca ancora il certificato ufficiale di morte di Saman, che arriverà dopo la fine dell'autopsia. - spiega il sindaco di Novellara Elena Carletti - Ma è tutto pronto".

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