Alfano: "Ai prefetti il potere di divieto di manifestazione"

Il ministro arriva in ritardo e dopo l'inferno di Milano dà più poteri ai prefetti. Poi l'annuncio: "Al corteo 180 sospetti finiti nella nostra rete"

Alfano: "Ai prefetti il potere di divieto di manifestazione"

"Stamattina ho firmato la promozione sul campo di questo agente ferito a voler simboleggiare l’operato di tutte le forze dell’ordine". Lo ha detto il capo della Polizia di Stato, Alessandro Pansa, annunciando a Milano, durante la visita del ministro Alfano alle forze dell’ordine, la promozione ad agente scelto di Alessio Padovano. L'agente era stato colpito da una molotov alla gamba durante gli scontri di venerdì 1 maggio durante il corteo No Expo. Intanto sugli scontri è tornato a parlare il ministro dell'Interno Angelino Alfano: "Uno stato di diritto si fonda sulle regole: c’èil diritto di manifestare, ma c’è chi gioca sporco. Per questo dobbiamo dareai prefetti il potere di vietare i cortei, dobbiamo alzare la pena per gliincappucciati per metter loro paura, dobbiamo introdurre l’arresto inflagranza differita di 48 ore anche per questi fatti". Alfano ha spiegato: "La manifestazionedel primo maggio l’hanno promossa sigle che avevano diritto di farlo. Ma noidobbiamo affermare per legge più potere ai prefetti di dire ’questo corteosarebbe legittimo, ma non lo possiamo far fare perché ci sono rischi diinfiltrazionè. Quelli che hanno organizzato il corteo, sono quelli che sisono visti spegnere la luce dagli incappucciati".

Quindi il ministro ha ribadito: "Io spero che per il reato di devastazione,che prevede fino a 15 anni di carcere, non ci sia risparmio di uso". E ha aggiunto: "Sono in tutto 180 i sospetti presi nella nostra rete per il corteo no Expo del primo maggio.

Oltre 80 sono stati identificati nella fase preventiva, quella prima del corteo, poi ne sono stati raccolti altri cento durante e dopo il corteo", spiega, rilevando che la polizia scientifica è "al lavoro sulle prove da Dna e sui video: penso che avremo presto altri sviluppi".
I provvedimenti del ministro ovviamente arrivano dopo la guerriglia. Forse dovremmo prendere esempio dall'estero dove i black bloc vengono fermati prima e spediti in cella.

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