Ormai è scontro aperto tra il Viminale e i prefetti. "Grande fiducia nei prefetti, ma chi non è in grado faccia un passo indietro o verrà sostituito". È questo il messaggio che arriva dal ministro dell'Interno Angelino Alfano, in dichiarazioni a margine delle presentazione del piano per l'esodo estivo del Centro nazionale viabilità. Il ministro ha risposto alla protesta dei prefetti che hanno detto di essere capro espiatorio ormai dell'emergenza immigrazione. "I prefetti hanno dato una prova di straordinaria efficienza negli ultimi 16/18 mesi nella gestione del fenomeno dell'immigrazione e sono stati premiati - sostiene Alfano - perché la legge in discussione in Parlamento riconferma il loro ruolo importante e rafforza quello delle prefetture".
Il ministro prosegue: "Questa è la miglior prova di quanto noi crediamo nella funzione dei prefetti, anche se è chiaro che poi ci sono dei momenti difficili nella gestione. L'immigrazione è un tema molto complicato: abbiamo grande fiducia in loro, ma se c'è qualcuno che si spaventa di fronte alle polemiche, o non ha le spalle larghe per reggere l'urto di questa difficoltà, o non ha l'abilità per organizzare in modo manageriale il sistema dell'accoglienza, lo dica chiaramente e faccia un passo indietro. Oppure ce ne accorgiamo noi e lo sostituiamo". Ma ad Alfano rispondono i prefetti: "In questi mesi nessuno di noi si è tirato indietro nonostante le difficoltà", afferma Claudio Palomba presidente del Sinpref, sindacato dei prefetti, al ministro dell’Interno, Angelino Alfano. "Non condivido quanto affermato dal ministro. È l’amministrazione che dovrebbe capire se ci sono zone difettose, nessuno di noi si tira indietro".
Palomba ieri aveva chiesto anche un incontro ad Alfano, ma su questo fronte, dice, al momento non ci sono ancora novità. "Rimango perplesso per quello che ha detto il ministro - aggiunge - e anzi se il governo può dire di aver affrontato il fenomeno, è grazie allo sforzo del personale di tutte le prefetture, che sta comunque affrontando l’emergenza con strumenti ordinari".
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