Un gruppo di otto turisti, tutti italiani, stava passeggiando sul lago ghiacciato di Braies, in Trentino Alto Adige, nell’Alta Val Pusteria a quasi 1500 metri di quota, in provincia di Bolzano, quando la superficie ha improvvisamente ceduto facendo cadere la comitiva nell’acqua gelida. Il gruppo di turisti era composto da sette adulti e un bimbo di sette mesi, il quale è stato trasportato in codice rosso all’ospedale della clinica universitaria di Innsbruck. In questo momento la superficie del lago è particolarmente fragile e delicata a causa delle alte temperature che si sono registrate negli ultimi giorni. Anche un’altra persona è stata ricoverata nello stesso ospedale, mentre gli altri sei si trovano adesso in tre strutture dell'Alto Adige.
Hanno cercato di salvare la famiglia
Secondo una prima ricostruzione, la prima a cadere in acqua sarebbe stata la famiglia con il bambino di 7 mesi e subito dopo le altre persone, che erano intervenute per cercare di aiutare la famigliola in pericolo. Fortunatamente sono intervenuti velocemente i soccorsi dei servizi di emergenza che, grazie a una operazione di salvataggio, sono riusciti a salvare tutte le persone, che si trovavano già in condizioni di forte ipotermia. Questo è il terzo incidente, il più grave, che si è verificato in soli due giorni sul lago di Braies. Nella tarda mattinata di ieri, domenica 17 aprile, giorno di Pasqua, i vigili del fuoco sono dovuti intervenire in ben due occasioni per salvare alcune persone che erano cadute in acqua mentre passeggiavano sulla superficie ghiacciata, anche in questo caso resa più fragile e sottile dall'aumento improvviso delle temperature negli ultimi giorni.
Il terzo incidente in pochi giorni
La prima volta è stata una turista milanese a finire nell’acqua gelida mentre stava passeggiando con il proprio cane, seguita dal marito 60enne e dalla figlia di 30 anni. Anche loro si sono ritrovati in acqua nel tentativo di salvare la donna. La famiglia è stata recuperata e trasportata all'ospedale di San Candido con ferite leggere e un inizio di ipotermia. Il secondo intervento si è reso necessario per salvare la vita di tre giovani turisti di Udine che hanno sfondato il ghiaccio sulla sponda occidentale e sono stati salvati da alcune persone che stavano passando e li hanno visti.
I tre ragazzi hanno però rifiutato il ricovero in strutture ospedaliere. Le forze dell'ordine provvederanno adesso a delimitare l'accesso al lago, così da evitare che qualcun altro rischi la vita passeggiando sulla sua superficie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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