Un truffatore è sempre spregevole, ma se lo fa speculando su una tragedia come quella del terremoto del centro Italia lo è, se possibile, ancora di più.
Che dire infatti quando si scopre che di fronte ai 297 morti del sisma che il 24 agosto scorso ha distrutto Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto c'è chi ha sottratto ai terremotati i soldi raccolti a favore delle popolazioni colpite? Eppure succede anche questo: ieri la polizia tributaria della Guardia di Finanza di Rieti ha scoperto una truffa basata sulla vendita di fantomatiche "magliette pro-Amatrice", i ricavati della cui vendita finivano poi nelle tasche di sconosciuti truffatori.
Tutto è partito, scrive Il Tempo, da una segnalazione dello stesso Comune di Amatrice, che si era insospettito dopo la segnalazione della vendita, su una nota piattaforma online, di alcune "magliette pro-Amatrice" a scopo di beneficenza. Una campagna di aiuti di cui nessuno sapeva niente, men che meno in municipio.
I proventi della vendita di quelle magliette con la sagoma dell'orologio di Amatrice
fermo all'ora in cui il sisma ha colpito il Comune laziale, in vendita a venti euro al pezzo, non si sono mai visti.O meglio, sono finiti nelle tasche di quegli ignoti sciacalli contro cui ora indaga la Guardia di Finanza.
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