La Torino del 2018 come gli Stati Uniti del proibizionismo? Il paragone è certamente azzardato, ma in effetti all'ombra della Mole c'è chi ha dichiarato guerra all'alcol. O perlomeno all'alcol selvaggio.
La giunta comunale del capoluogo sabaudo ha infatti chiesto al Consiglio comunale di introdurre uno stop generalizzato al consumo di alcol da asporto dalle 21 di sera alle 6 del mattino, in vista dell'arrivo delle estate. Una misura volta al contrasto della movida senza limiti ma sicuramente destinata a fare discutere.
Come spiega La Stampa, gli assessori al Commercio Alberto Sacco e quello alla Sicurezza Roberto Finardi hanno chiesto all'assemblea di Palazzo Civico di approvare una modifica al regolamento di polizia municipale che consenta di valutare "caso per caso" e "di volta in volta" quando come e dove vietare la vendita di alcolici "da passeggio" per le vie della città.
Non più una misura di emergenza come quella adottata l'anno scorso per alcune zone "calde" come San Salvario e Piazza Vittorio ma un provvedimento molto più esteso e incisivo. Coinvolti saranno i supermercati e i negozi, i locali e persino i servizi di consegna a domicilio e per i distributori automatici. Si potrà consumare solo "sul posto", ad esempio al ristorante.
L'unica eccezione è l'asporto, concesso però "in abbinamento con cibi cotti in quantità congrua agli alimenti ordinati": non sarà quindi possibile ordinare una pizza e 10 birre ma bisognerà commisurare i due ordini in modo da conservare le corrette proporzioni fra cibo e alcol.Per valutare l'applicazione della misura, sarà la giunta che di volta in volta deciderà sulle segnalazioni dei vigili urbani o delle singole circoscrizioni cittadine.
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