È composto da un computer, una tavola multisensoriale in un maxi schermo ed un software. È il “dottor Myro”, un robot che permettere di effettuare trattamenti terapeutici su pazienti con patologie ortopediche e neurologiche. In Italia lo si può trovare solo nel Presidio Riabilitativo d’eccellenza “Gli Angeli di Padre Pio” di San Giovanni Rotondo in provincia di Foggia. Permette una terapia interattiva con più pazienti contemporaneamente. Viene utilizzato principalmente per la riabilitazione dell’arto superiore. Il suo uso è previsto anche sui pazienti pediatrici, bambini con disturbi cognitivi e motori. Il “dottor Myro” cura chi è affetto da ictus, morbo di Parkinson, autismo, paralisi celebrale infantile, oltre ai casi, come detto, di patologie ortopediche. Dunque persone con deficit nella funzione motoria, nella concentrazione, nell’attenzione selettiva, nella percezione visuo-spaziale e nella capacità spaziale-percettiva.
Il trattamento può variare. Possono essere utilizzati oggetti reali e non. In pratica ogni singolo paziente, attraverso dei giochi virtuali, è coinvolto in maniera attiva ed è incentivato alla collaborazione ed i suoi progressi vengono registrati dalla macchina.
Un grande passo avanti, senza dubbio, nella tecnologia riabilitativa ed
anche l’Italia si mette al passo dei poli di eccellenza medica di altri paesi del mondo.Resta solo un dubbio, quanto sarà “salata” la parcella del “dottor Myro”? In altri termini, sarà accessibile economicamente a tutti?
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