L'assegno dei pensionati di fatto è sempre più scarno. A pesare sulla cifra incassata da chi si gode la pensione sono le tasse. Il macigno che incombe sugli accrediti frutta nelle casse dell'Erario ben 50 miliardi di sola Irpef. E con le addizionali si tocca di tocca quota 60 miliardi. Ma il "prelievo" da parte dello Stato sulle pensioni non finisce qui. Infatti a queste cifre vanno aggiunti anche 10 miliardi per il blocco rivalutazioni sugli assegni superiori a tre volte il minimo.
La mazzata più pesante resta quella dell'Irpef che addirittura arriva al 30 per cento sugli assegni più ricchi. In media l'aliquota è del 20,5 per cento per ogni pensionato. Una realtà, come ricorda la Verità, ben diversa rispetto al resto d'Europa. Ad esempio in Spagna l'aliquota è al 19 per cento, in Gran Bretagna all'8,7, mentre in Germania è all'8,3 per cento. In Paesi come Ungheria, Slovacchia, Bulgaria e Lituania le pensioni addirituttura sono esentasse. In Italia invece la stangata sale al 38 per cento per redditi oltre i 28000 euro e al 41 per cento per quelli superiori ai 55000 euro.
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