Un mese di reclusione (pesa sospesa) per abuso dei mezzi di correzione. Il tribunale di Perugia ha condannato la maestra d'asilo, all'epoca dei fatti supplente in una scuola materna della provincia perugina, per il "gioco del somarone" fatto praticare ai bambini della classe. Secondo la ricostruzione de La Nazione "un bambino veniva messo in punizione su una sedia e fatto oggetto di tirate d’orecchie da parte di tutti i compagni". Secondo quanto riportato dal quotidiano, che cita il capo di imputazione, la donna avrebbe anche preso a sberle i piccoli.
Come riporta PerugiaToday l'imputata, difesa dall'avvocato Chiara Lazzari nel processo di primo grado che si è chiuso ieri a Perugia, si è sempre proclamata estranea alle accuse, negando le sberle e sostenendo che fosse soltanto un gioco, e non un mezzo per maltrattare i bambini.
La storia venne a galla dopo che uno dei bimbi mostrò ai genitori le orecchie arrossate. Da lì partì la denuncia e l’inizio del procedimento penale a carico della supplente, con otto famiglie che si sono costituite parte civile al processo.
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