Bancarellai in rivolta a Pisa: minacce e insulti al sindaco

Un blitz violento all'interno dell'aula del Consiglio comunale organizzato da diversi commercianti decisi a far tornare i banchi del mercatino in Piazza dei Miracoli. Ennesimo atto di disperazione cittadina

Bancarellai in rivolta a Pisa: minacce e insulti al sindaco

L'Italia sta cercando di reagire a una crisi che la sotterra giorno dopo giorno. Appelli televisivi, confronti con i politici, ma spesso e volentieri tutto questo non e' abbastanza o non porta a nulla, e i cittadini iniziano a farsi sentire come possono.

Un blitz violento ed esasperato e' stato organizzato da diversi bancarellai che hanno fatto irruzione a Palazzo Gambacorti, facendo irruzione nell'aula del consiglio comunale a Pisa.

Offese, insulti e pugni sui tavoli. Il gruppo, compatto, si e' avvicinato al banco della giunta arrivando a pochi centimetri da assessori e primo cittadino Marco Filippeschi.

Vogliono poter lavorare, riprendere le postazioni in Piazza dei Miracoli da dove sono stati forzatamente spostati. Il fatturato sta scendendo e loro non ce la fanno più.

Attimi di paura, tra slogan e cartelli, qualcuno esagera davvero alzando la voce e battendo i pugni. Il sindaco sbotta: "Violenza squadrista". E poi viene scortato fuori dall'aula dalla Digos.

I bancarellai lamentano le condizioni di lavoro in piazza Manin tra calo di incassi e mancate certezze per la futura collocazione dei banchi, dopo lo spostamento forzato da Piazza dei Miracoli. Il nervosismo in consiglio ha indotto il personale della Digos a portare via il sindaco dopo una quarantina di minuti di urla. I contestatori hanno soppraffatto la vigilanza della polizia municipale ed è stato necessario l'intervento di polizia e Digos.

"È stato un fatto molto grave, un esempio di squadrismo organizzato, assolutamente inaccettabile. Un oltraggio e un'aggressione al Consiglio comunale e ai consiglieri. Un atto minaccioso verso di me, il presidente del consiglio comunale e gli assessori". È il commento del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi. "Accerteremo quello che è accaduto sotto tutti i profili - prosegue il primo cittadino - perché niente giustifica i comportamenti violenti. Chi li asseconda si prende una gravissima responsabilità. La legalità dev'essere sempre garantita. Abbiamo valutato la situazione a caldo, insieme al prefetto e al questore. Le istituzioni devono poter sempre svolgere liberamente il loro compito, senza subire prepotenze". Infine, Filippeschi ricorda che "il confronto del Comune con i rappresentanti degli operatori, con l'impegno dell'assessorato al commercio, c'è stato in tanti passaggi, anche negli ultimi giorni con le associazioni di categoria".

Anche il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commenta i fatti incresciosi avvenuti oggi in Consiglio comunale a Pisa durante la contestazione dei bancarellai. "Di fronte a quanto accaduto in consiglio comunale a Pisa esprimo forte riprovazione.

Non c'è protesta, neanche la più legittima, che possa tradursi in atteggiamenti violenti contro amministratori e danni a persone e cose. Episodi del genere non dovranno più accadere".

Già, ma quando la gente è esasperata, non guarda in faccia nessuno.

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