Sono stati finalmente fermati i cinque criminali oramai noti come la “banda dell’abbraccio”.
Si tratta di giovani rumeni (quattro donne ed un uomo) che da mesi si aggiravano nel nord Italia, soprattutto in alcune città del Veneto e della Lombardia, approfittando dell’ingenuità delle persone. Vittime favorite degli stranieri erano soprattutto anziani, o comunque soggetti da loro considerati facilmente raggirabili. Condizione imprescindibile, il fatto che gli individui selezionati portassero al polso un orologio di valore.
Stabilito chi colpire, i membri del gruppo trovavano il modo di avvicinarsi alla vittima designata (per esempio la necessità di ottenere un’informazione), per poi abbracciarla con gratitudine prima di andarsene. Proprio durante l’abbraccio, l’orologio veniva rapidamente sfilato.
Effettuato il colpo, i malviventi salivano su un’automobile in attesa, già pronta per la fuga.
In questo modo, per quanto incredibile a dirsi, sono state ingannate e derubate moltissime persone.
Il primo caso riconducibile alla banda dell’abbraccio risale al 22 giugno scorso, a Vicenza. In quell’occasione una signora di 85 anni, che necessitava di un deambulatore per spostarsi, è stata raggiunta da una ragazza. Dopo avere chiesto delle indicazioni, la giovane ha abbracciato l’anziana per poi fare ritorno all’interno dell’auto da cui era scesa, tenendo ben stretto l’orologio appena rubato.
Dopo soli tre giorni da questo episodio, un nuovo colpo. In questo caso è stato un uomo ad essere raggirato da un’altra ragazza che si proponeva di offrirgli delle prestazioni sessuali. Il malcapitato ha subito compreso di trovarsi in una trappola, ma la ladra è riuscita comunque a strappargli via il Rolex ed a darsi alla fuga.
Il primo di luglio, un altro furto. Una donna del gruppo ha chiesto ad un 61enne di scrivere alcune indicazioni stradali su un foglio, occasione perfetta per impossessarsi di un altro Rolex.
La lista è davvero lunga, e da mesi gli agenti della squadra mobile di Vicenza stavano indagando per riuscire ad incastrare la banda di stranieri.
Qualche giorno fa, finalmente, il fermo.
A finire denunciati con l’accusa di furto, tentato furto con destrezza pluriaggravato in concorso, rapina e tentata rapina impropria cinque giovani di nazionalità rumena. Si tratta del 22enne Mihai Dumitru, Simona Cristea di 29 anni, Artemiza Filipache di 28, Manuela Schian di 25 anni, e Mirabela Radu di 21.Al momento il gruppo di ladri è stato rinviato a giudizio.
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