Quel bando "trappola" per la tabaccheria ai profughi

Il bando pubblicato dai Monopoli frutto dell'ancora inefficiente sistema normativo, che si appoggia su leggi e leggine ormai desuete dà diritto di prelazione ai "profughi". Peccato, però, che si riferisca ai "profughi" istriani del 1957

Foto d'archivio
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Ventimiglia - Un bando "trappola", basato su una vecchia legge, che ha tratto in inganno la popolazione di una città, Ventimiglia, considerata (assieme a Lampedusa) la "capitale" italiana dei migranti. Parliamo del concorso che prevede l'istituzione di una nuova tabaccheria, in via Tenda, a Ventimiglia, il quartiere che si affaccia di fronte al fiume Roja, nel cui greto dormono centinaia di stranieri, che attendono di espatriare in Francia. E fin qui tutto bene, se non fosse che il bando pubblicato dai Monopoli - frutto dell'ancora inefficiente sistema normativo, che si appoggia su leggi e leggine ormai desuete - dà diritto di prelazione ai "profughi". Peccato, però, che si riferisca ai "profughi" istriani del 1957, e non a quelli attuali. Guai a scriverlo per esteso, però. Molti i cittadini, dunque, sono stati tratti in inganno da un bando fuorviante, pubblicato sull'Albo Pretorio del Comune di Ventimiglia. Veniamo, poi, a sapere che quando viene pubblicato questo preciso bando, la prima gara va solitamente deserta. E non potrebbe essere diversamente, considerati i riferimenti normativi. Quindi, cosa succede. A quanto pare, il bando dev'essere riscritto con le categorie privilegiate aggiornate al periodo attuale.

Alla fine, la colpa non è né dei Monopoli, costretti ad applicare la legge; né del Comune di Ventimiglia, a sua volta tenuto a pubblicare gli atti della pubblica amministrazione, ma da un sistema legislativo che a volte davvero non si regge in piedi.

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