Resta sotto sequestro la sede di Casa Pound a Bari perché l'azione violenta del gruppo che ha aggredito lo scorso 21 settembre un gruppo di manifestanti durante un corteo anti-razzista “richiama indubbiamente il metodo fascista”. Non solo. La sede, se riaperta, può “continuare ad essere sede di manifestazioni del disciolto partito fascista” come “non si esclude” “sia stata in passato” “in differenti occasioni”. Sono queste le motivazioni per le quali il tribunale del Riesame ha deciso, il 21 gennaio scorso - come riportato dal Giornale.it - di confermare la chiusura del locale di via Eritrea disposta dalla procura della Repubblica di Bari. La decisione del Riesame data 25 gennaio. A presiedere il tribunale il giudice Giuseppe Battista. Coinvolte nella vicenda 35 persone. A tutti gli indagati viene contestata l'apologia di fascismo, a 11 anche le lesioni nei confronti dei manifestanti.
Nella sede di Casa Pound furono ritrovati gli strumenti usati per l'aggressione di settembre. Così il tribunale del Riesame ha deciso di lasciarla chiusa sottolineando “il metodo sqaudrista” e il pericolo conreto “di riproposizione del partito fascista”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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