Era pronto per essere servito durante un aperitivo: pesce crudo in un noto bar in pieno centro a Bari, privo della documentazione che ne attestasse la provenienza. Pare non fosse neanche stato trasportato con mezzi idonei.
A scoprirlo (erano venti chili) gli ispettori pesca della guardia costiera che hanno comminato una multa di 2500 euro al locale.
Diversi sono i rischi alimentari che si presentano mangiando il sushi. Come l'Anisakis, un parassita di colore biancastro, che può raggiungere la lunghezza di diversi centimetri. Le uova di questo parassita si schiudono in mare. Le larve vengono ingerite dai crostacei di piccole dimensioni, come i gamberetti, che a loro volta vengono predati dalla fauna ittica. I pesci che si sono cibati di questi crostacei infetti vengono parassitizzati dall’Anisakis, e così tutti gli organismi che di essi si cibano: uccelli, rettili, mammiferi marini. La fase adulta del parassita vive stabilmente all’interno di questi organismi superiori, ed in essi si riproduce: le uova, espulse con le feci, vanno a finire in mare dove il ciclo ricomincia.
Gli esseri umani che si cibano di pesci infetti (crudi o poco cotti) vengono inevitabilmente colpito dal parassita anisakis che può essere immune all’azione dei succhi gastrici, giungere sino alla parte terminale dell’intestino e insediarsi in modo permanente. I sintomi della sua presenza possono essere riconducibili a reazioni di tipo allergico (anafilattiche), forti dolori addominali, febbre, nausea, vomito e generale debilitazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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