Cristo si è fermato a Eboli ma lo spopolamento della Basilicata procede inesorabile. Una casa ogni tre è disabitata, per un totale di 95mila abitazioni desolatamente vuote. Sono i dati allarmanti di una regione che perde, come in uno stillicidio, i suoi abitanti. La notizia pubblicata dalla "Gazzetta del Mezzogiorno" fa scalpore se accostata paradossalmente all'aumento delle presenze turistiche a Matera, quella che era "la vergogna d'Italia" e che oggi siede sul trono di capitale europea della cultura per il 2019; d'altro canto i lucani scappano da un territorio sul quale incide l'invasiva presenza delle aziende petrolifere: Basilicata sempre più inquinata ma senza lavoro.
A vista d'occhio la zona lucana tra le più spopolate è quella della provincia di Potenza. In tutta Italia le case vuote sono oltre 7 milioni e 38 mila di cui il 22,5 per cento è composto da case in Basilicata. La regione è terza dopo la Calabria e il Molise (la prima occupa quasi il 39 per cento dei dati nazionali per case vuote e la seconda quasi il 37 per cento).
Non va sottovalutata la fuga dei giovani, la fuga dei "cervelli", in questo progressivo impoverimento sociale, economico, antropologico.
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