Belluno, insulti all'arbitro di colore Torna a casa col barcone"

Insulti razzisti all'arbitro della partita. Dopo il fischio finale scatta la contestazione e con questa anche diversi insulti razzisti all'arbitro

Belluno, insulti all'arbitro di colore Torna a casa col barcone"

Il lato peggiore del calcio è ancora il razzismo: questa volta viene alla luce a Belluno, durante una partita di prima categoria.

Insulti razzisti a fine gara

Siamo nel bellunese. L'incontro è tra la squadra di casa del Limana e la Cisonese, a dirigere la gara c'è Said Aderouj della sezione di Castelfranco. Un arbitro di 20 anni, dal 2012 con la casacca dell'Aia e al primo anno in Prima categoria, dopo aver marciato e fischiato per i campionati giovanili, poi in Seconda e in Terza.

La partita è dura, l'agonismo si spreca e gli animi si accedono sino ad esplodere a fine match, quando la squadra di casa è sconfitta. Scatta immediatamente la contestazione. E chiaramente il tifo se la prende con il direttore di gara. Dagli spalti piovono insuti di ogni genere, fino a sfociare al "tornatene a casa col barcone". Scandito più volte da un tifoso. Ma il peggio arrivo quando il vicepresidente deli Limana Ulisse Trezzi pronuncia "Marocchino di m...".

Il giovane arbitro incassa e tace. Nessuna reazione.

Gli animi si calmano e il vicepresidente fa dietrofront e - come si legge su Il Gazzettino - ammette: "Mi vergogno per quello che ho detto ho perso la testa perché ogni domenica abbiamo un arbitraggio a sfavore".

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