"Birra? Vendetela calda": Bologna, comune choc contro la movida pazza

Palazzo d'Accursio vuole contrastare le devastazioni da "botellon" vietando la vendita di birra fredda o ghiacciata

"Birra? Vendetela calda": Bologna, comune choc contro la movida pazza

Con l'avanzare dell'estate, torna la voglia di fare festa, magari all'aperto, magari con una birra fresca.

Nulla di male, per carità. A patto che il festeggiamento non si trasformi in un gigantesco raduno in cui consumare alcol e fumo a più non posso, il cosiddetto "botellon". Proprio per contrastare questi appuntamenti, divenuti ormai un classico dell'estate, il comune di Bologna, guidato dal piddino Merola, ha lanciato una singolare ordinanza. Che prevede, tra l'altro, l'obbligo per gli ambulanti di vendere birra calda, o almeno a temperatura ambiente.

Avete letto bene. Per scoraggiare il consumo indiscriminato di alcol, Palazzo d'Accursio ha pensato bene di rendere impossibile l'acquisto di birra, che nessuno, per nessuna ragione al mondo, consumerebbe mai a temperatura ambiente. Quantomeno non nella calura dell'afa emiliana.

Dal comune felsineo si difendono sostenendo che la misura è volta al contrasto del racket degli alcolici, in mano a venditori abusivi spesso di origine straniera.

Ma Bologna non è un caso isolato: a Torino il comune ha già preso contromisure per gestire al meglio li Botellon in programma per la fine degli esami universitari; a Roma è stato proibito il consumo di alcolici dalle 24 alle 7 in diverse zone del centro storico. Misure analoghe sono state adottate anche a Firenze, Venezia e Gallipoli. Insomma, la morale è: divertitevi sì, ma con juicio.

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