Oggi, all'Università di Bologna, i collettivi di sinistra hanno dato vita a un'iniziativa singolare. In occasione della riunione del Consiglio degli Studenti sulla mozione che punta alla gratuità dei contraccettivi hanno appeso dei preservativi a dei fili tesi lungo via Zamboni.
Il collettivo la Mala Educacion e e Link – Studenti Indipendenti Bologna hanno stilato una nota congiunta nella quale spiegano che: "La mozione prevede un accordo tra l’università e i consultori - così come previsto per il Servizio Aiuto Psicologico - per offrire in univeristà la contraccezione gratuita sotto i 26 anni, così come approvato dalla giunta regionale (Delibera Num. 1722 del 2017)".
Silvia Mazzaglia di Link – Studenti Indipendenti, su Bolognatoday, afferma con orgoglio:“E' una grande vittoria per le studentesse e gli studenti dell’università, un piccolo passo per poter autodeterminare le nostre vite e non dover subire discriminazioni economiche nell’accesso alla contraccezione. Proprio perchè tutti gli studenti e tutte le studentesse, in particolare I fuorisede, trovano nell’università l’istituzione di riferimento è giusto che sia questa, ad occuparsi di offrire gli strumenti contraccettivi e di prevenzione alle malattie sessualmente trasmissibili”.
Francesca Romana D’Amico, del collettivo Mala Educacion, rilancia: “Il nostro impegno non si ferma qui.
Il 22 maggio saremo in piazza Verdi per un performativo laboratorio di riscrittura della legge e per evidenziarne i limiti costitutivi e richiedere "molto di più" in materia di salute sessuale e sessualità ampiamente intesa: per questo e tanto altro sabato 26 con Non Una Di Meno Bologna faremo il corteo da Piazza del Nettuno coordinatamente a tutta Italia!”.
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