Il silenzio di Conte e Di Maio sul video choc di Grillo

Numerosi politici hanno condannato le parole di Beppe Grillo, che in un video difendeva il figlio, indagato per violenza sessuale. A fare più rumore, però, è il silenzio di Conte e Di Maio

Il silenzio di Conte e Di Maio sul video choc di Grillo

"Si vede che c'è la consensualità". Così, in un video postato sui social, il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo difendeva il figlio Ciro, indagato per violenza sessuale insieme ad altri tre coetanei. Parole condannate da ogni parte, da Salvini a Renzi, fino ai membri dello stesso Movimento. Ma, tra le voci che si sono alzate contro Beppe Grillo, fa molto più rumore il silenzio di Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.

"Mio figlio è su tutti i giornali come uno stupratore seriale insieme ad altri tre ragazzi - aveva detto il leader pentastellato, riferendosi alla vicenda in cui sembra coinvolto il figlio -Voglio chiedervi, voglio una spiegazione sul perché un gruppo di stupratori seriali, compreso mio figlio, non sono stati arrestati. Perché non li avete arrestati?". Grillo sosteneva che il figlio non fosse colpevole: "Se dovete arrestare mio figlio, perché non ha fatto niente, allora arrestate anche me perché ci vado io in galera". E sosteneva che uno dei video trovati sui cellulari dei ragazzi mostrasse alcuni avvenimenti di quella notte, in cui "si vede che c'è la consensualità: un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande e saltellano col pisello così perché sono quattro coglioni, non quattro stupratori".

Le parole di Grillo hanno alzato un polverone, che ha visto prima i genitori della ragazza che ha denunciato lo stupro e i politici di ogni partito condannare le parole del fondatore del Moviemento. Anche all'interno dei 5 Stelle qualcuno critica Grillo ma, tra la folla di condanne, a fare più rumore è il silenzio dell'ex premier Conte e dell'ex leader dei grillini Di Maio, che non si sono ancora espressi sulla vicenda. "Grillo ha fatto un discorso grave che mi ha fatto rivivere tutto il mio dramma- ha dichiarato la deputata M5S Federica Daga- Un discorso da uomo arrabbiato. Ma come si fa a dire che una violenza non è violenza se viene denunciata otto giorni dopo? Io sono stata massacrata di botte e perseguitata da un uomo che sono riuscita a denunciare soltanto a sei mesi dalla fine di quell'incubo". Critiche sono arrivate anche dalla pentastellata Stefania Ascari, secondo cui il video a difesa del figlio "è sbagliato": comprensibile, sostiene la deputata, lo sfogo, ma "c'è anche da dire che ha del tutto ignorato le ragioni della ragazza, che di tutta questa storia resta la vittima. Da donna ribadisco che è stato grave trasformare questa ragazza da vittima in complice e farlo usando un mezzo potente come il suo blog".

Silenzio, invece, dai vertici del Movimento, che non si sono espressi sulle parole del loro fondatore. "Beppe Grillo ha fatto un video scandaloso: il dolore di un padre non giustifica l'aggressione verbale a una ragazza che denuncia violenza - ha scritto su Facebook Matteo Renzi - Invece che aspettare il processo, il pregiudicato che ha fondato il partito dell'onestà prova a salvare la sua famiglia dopo aver distrutto le famiglie degli altri. Quanta ipocrisia nella doppia morale di chi crea un clima d'odio e poi se ne lamenta". Poi Renzi mette l'accento sui mancati commenti dei colleghi dell'ex comico: "Le parole di Grillo - e il contestuale silenzio di Conte e Di Maio - dicono molto su cosa è diventato il Movimento Cinque Stelle. O forse è sempre stato così ma adesso se ne accorgono in tanti. Sipario".

Anche il senatore del Pd Andrea Marcucci ha chiesto chiarimenti sulla posizione dell'ex premier: "Aspetto con impazienza le parole che dovrà dire il leader in pectore del M5S Giuseppe Conte in merito all'incredibile video del garante- ha dichiarato-Dopo le parole dell'ex comico, servono chiarimenti urgenti come minimo sulla giustizia e sulla responsabilità della politica. Il perdurare di questo silenzio renderebbe qualsiasi alleanza privilegiata molto più difficile".

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