Ma un calice di rosso ci cura l'anima

Ma un calice di rosso ci cura l'anima

Bacco, Tabacco e Venere, ce li stanno riducendo in cenere. Crollano uno dopo l'altro i bastioni dello stile di vita maschile: prima Tabacco (i nemici del fumo sono talmente potenti che i divieti si stanno estendendo a spiagge, parchi, perfino piazze), poi Venere (se ci provi con la donna sbagliata le arpie del #MeToo ti divorano vivo), ora Bacco. Facevamo tutti finta di credere alla pia leggenda del bicchiere di rosso come toccasana per il cuore: il famoso «paradosso francese» ossia la correlazione fra bottiglie di Bordeaux, Borgogna e Beaujolais e benessere cardiovascolare. Adesso la rivista medica The Lancet ci fa andare di traverso il vino quotidiano pubblicando un ampio studio che intende smontare ogni illusione: qualsiasi liquido alcolico in qualsiasi quantità, anche modica, danneggia la salute. «I rischi associati all'alcol sono enormi», dichiara una co-autrice per la gioia dei neoproibizionisti e degli imam islamici. Se altri studi non smentiranno almeno in parte questi risultati, la vedo male per i miei amici vignaioli e per il mio prossimo libro, che è per l'appunto dedicato al vino. Qualche settimana fa ero in Oltrepò Pavese per intervistare un grande vecchio del vino italiano, Lino Maga. Ho trovato l'ottantasettenne produttore del mitico Barbacarlo più in forma di tanti settantenni morigerati: ovviamente abbiamo bevuto e lui ha pure fumato, per giunta sigarette, e senza tossire una volta. I medici che stanno sabotando i piaceri della vita diranno che è un'eccezione. Può darsi. Ma per salvare uno dei fondamenti della nostra civiltà, essenziale anche dal punto di vista economico, paesaggistico, religioso (senza vino non si dice messa), sono disposto a prendere qualche rischio, ammesso che morire un po' prima dei 122 anni, limite invalicabile della vita umana, non sia, come credo, una grande fortuna (non so chi possa augurarsi decenni di non autosufficienza). Come i filosofi stoici penso che bere, ovviamente con giudizio, possa curare molte malattie dell'anima: l'abolizione del vino porterebbe all'esplosione degli psicofarmaci.

Gli antidepressivi sono tutta salute? A giudicare da certe facce, non direi. Lo studio di The Lancet addossa all'alcol ogni genere di colpe, compresa la violenza verso gli altri e verso sé stessi: ma i terroristi musulmani dimostrano che anche l'astinenza può dare alla testa.

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